La materia grigia che produce valore - Recensione del libro "Il cervello al lavoro"
Un manuale per tutti coloro che lavorano con le Persone, per le Persone. Un testo che fornisce nuovi strumenti immediatamente applicabili e corredati di esempi e di guide pratiche per lavorare meglio con sé stessi e con il proprio team
"Attacca la spina!"? "Ma sei connesso?".
Frasi banali, al limite tra sciocchezza e offesa.
Pronunciate tante, troppe volte, in ambienti di lavoro che poco hanno del rispetto e più della camerata.
Eppure il ruolo del nostro cervello sul lavoro è sempre più importante e con esso il rilievo delle neuroscienze nel definire e valutare le attività di ciascuno di noi.
Un contributo davvero importante viene dall'ultimo scritto di Riccardo Bubbio, curatore di diversi contributi raccolti in "Il cervello al lavoro.

Neuroscienze in azienda: dalla teoria alla pratica", edito da FrancoAngeli per la collana HR Innovation Aidp.
Scienza e mondo organizzativo, da sempre, sono un binomio che affascina gli studiosi e i manager d'impresa.
"L'esperienza lavorativa - proclama l'autore - si basa su azioni (individuali o relazionali), quindi la comprensione dei meccanismi che stanno alla base dei comportamenti è non solo una competenza strategica, ma un fattore abilitante per poter effettivamente esercitare quell'equilibrio tra lavoro e vita personale che - nell'era della digitalizzazione e globalizzazione - diventa una necessità fisica e psicologica".
I modelli organizzativi, alla luce dei progressi delle neuroscienze, non possono evitare di tener conto del funzionamento del cervello umano in termini di espressione delle emozioni, attitudine alla socialità, vita relazionale, sentimenti.
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
