Questo è un momento cruciale in cui le istituzioni finanziarie e la classe dirigente politica devono continuare a collaborare per trovare le opportune soluzioni al fine di gestire eventuali problematiche derivanti dal conflitto in Ucraina che potrebbero impattare sul sistema economico".
L'economia italiana affronta inoltre l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, con conseguenti rischi di interruzione della catena di approvvigionamento delle imprese che peseranno sulla domanda di mutui e prestiti ai privati, con una possibile riduzione generale dei consumi e della capacità di investimento.
Nel 2020 i prestiti alle imprese, sostenuti dalle garanzie governative, sono cresciuti del 5,8% (contro il -7,0% del 2019).
Si tratta del primo anno di crescita del credito alle imprese dal 2011.
Tuttavia, già nel 2021 i prestiti si sono contratti dello 0,7%.
Le prospettive per il credito alle imprese godono attualmente di alcuni aspetti positivi e l'economia italiana dovrebbe continuare a crescere quest'anno e moderatamente anche il prossimo, sostenuta dai fondi del PNRR e dal programma di riforme del governo Draghi.
Tuttavia, l'aumento dell'inflazione e le tensioni geopolitiche potrebbero avere ricadute negative sull'economia e sulla fiducia dei privati e rischiano pertanto di depotenziare questi fattori di sostegno.
Nel complesso, si prevede che i prestiti alle imprese aumenteranno del 2,9% quest'anno, ma solo dello 0,7% nel 2023.
Lo stock di debito non garantito è aumentato dell'1,3% nel 2021 e si prevede che cresca del 2,8% nel 2022 e del 3,1% nel 2023.
Infatti, se da un lato in molti potranno attingere ai risparmi accumulati durante la pandemia e quindi non avranno bisogno di accedere a forme di credito al consumo, dall'altro alcune famiglie potrebbero richiedere prestiti per attutire il calo del proprio potere d'acquisto.
Mutui
I prestiti ipotecari hanno ottenuto una performance sorprendentemente solida durante la pandemia, segnando +2,1% nel 2020 e +4,7% nel 2021 (quest'ultimo il dato più alto degli ultimi 11 anni), beneficiando dell'aumento dei prezzi delle case, dei tassi di interesse estremamente bassi, della diffusione del lavoro ibrido e dell'accumulo dei risparmi nel corso del lockdown.
Tuttavia, le prospettive attuali sono meno favorevoli.
EY vede un rallentamento della crescita dei mutui poiché i prezzi delle case continuano ad aumentare e i tassi d'interesse sembrano destinati a salire: si stima che la crescita dei mutui rallenterà al 2,9% nel 2022 e all'1,2% nel 2023.
Crediti deteriorati
Anche a fronte del possibile peggioramento delle prospettive economiche, il miglioramento dei bilanci di famiglie e imprese dovrebbe impedire il drammatico aumento dei crediti deteriorati che avvenne con la crisi del debito sovrano europeo.
All'inizio del 2021, il 14% dei prestiti beneficiava di moratorie e il 18% dei prestiti alle società non finanziarie era coperto in tutto o in parte dalla garanzia statale.
Questo ha portato a un calo dei crediti deteriorati dal 6,4% del totale del 2019 al 4,4% del 2020 e al 3,3% del 2021 (quest'ultimo il dato più basso dal 2005).
Si prevede che la cessazione dei regimi di sostegno e delle moratorie determinerà un aumento della percentuale di crediti deteriorati al 3,9% quest'anno e al 4,1% nel 2023.
In conclusione, "il combinato disposto di un'eventuale stagflazione, degli impatti negativi sui costi e sui ricavi delle imprese (esposte nei confronti dei Paesi coinvolti nel conflitto) e della tensione sui mercati finanziari potrebbe aumentare il coefficiente di rischio degli attivi delle banche, con crescita dei livelli di capitale assorbito, maggiori svalutazioni e minor margine di intermediazione" - commenta Battista. "Nonostante tutti questi aspetti di incertezza, il sistema economico-finanziario italiano appare in grado di reggere ai contraccolpi di un'eventuale crisi, grazie alla generale stabilità e solidità degli intermediari finanziari, al risparmio privato, alla capacità delle imprese di stare sui mercati internazionali e all'utilizzo dei fondi del PNRR".
Se l'articolo ti è piaciuto, condividilo con gli amici e colleghi