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04/05/2022

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Le imprese guidano la ripresa ma cercano di minimizzare i rischi

Marco Livio (BDO): siamo entrati a tutti gli effetti in un nuovo paradigma di globalizzazione. Sul PNRR c'è un grande interesse, ma con disincanto causato dalle possibili limitazioni storicamente provocate dagli aspetti burocratici

L'esperienza positiva della IV edizione del Premio Mario Unnia - Talento & Impresa conferma una volta ancora come le imprese sappiano identificare gli anticorpi (mai termine è più attuale) necessari per fronteggiare crisi complesse come quella della pandemia da COVID-19, cui si è aggiunta nelle ultime settimane la guerra in Ucraina.
"Abbiamo avuto un grande ritorno in termine di partecipazione, forse oltre le nostre aspettative. Non era facile prevedere come le imprese avrebbero reagito e come avrebbero potuto impegnarsi in un percorso come quello progettato per il nostro Premio, uscendo da un periodo estremamente difficile. Eppure hanno risposto in modo articolato e da tutte le principali regioni d'Italia", afferma Marco Livio, Partner di BDO (tra le principali organizzazioni internazionali di revisione e consulenza aziendale con più di 91.000 professionisti altamente qualificati in 167 Paesi) e membro del Comitato Organizzatore del Premio Mario Unnia. BDO conosce da vicino imprese e imprenditori, affiancando da anni aziende di tutta Italia nella difficile sfida che la globalizzazione pone.
La IV edizione del Premio, focalizzato sul contest "Rethink: le 3 R del talento (React, Resilience, Realise) nel tempo della pandemia", ha voluto identificare e valorizzare quelle aziende che nel periodo recente hanno risposto con particolare efficacia al difficile contesto macroeconomico creatosi.

Vi hanno complessivamente partecipato oltre 100 imprese, delle quali 28 sono entrate nella short list finale. Delle 28 imprese entrate in finale, 14 sono aziende del Nord Italia, 7 del Centro e 7 del Sud.
Secondo un'indagine condotta da BDO, con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Economico Aziendali dell'Università degli Studi Milano Bicocca sul campione di imprenditori partecipanti alla manifestazione, e riguardante gli impatti della pandemia e, soprattutto, i fattori strategici per il rilancio della propria impresa, l'85% degli imprenditori prevede un trend di crescita per la propria impresa nel breve termine evidenziando quali elementi imprescindibili per la ripartenza il capitale umano (11%) e (tutti con il 9%) la digitalizzazione, l'innovazione e la conoscenza dei mercati potenziali. Altri fattori rilevanti a giudizio degli imprenditori saranno costituiti dalla disponibilità e dall'andamento dei prezzi delle materie prime e della rispondenza dei propri modelli di business ai nuovi requirement in termini di sostenibilità.
Abbiamo posto alcune domande a Livio per comprendere meglio cosa è emerso dalla valutazione delle aziende.



Rethink era il payoff del Premio. Come hanno affrontato la crisi le imprese che avete valutato?


Con una grande voglia di reagire alle avversità. Hanno trasformato il problema in un'opportunità di cambiamento e di innovazione, soprattutto sotto il profilo della digitalizzazione e della nuova modalità di lavoro attraverso lo smartworking, che in diverse realtà è diventato strutturale. Abbiamo percepito in modo chiaro come, superata la fase acuta della pandemia, gli imprenditori abbiamo avviato una riflessione al proprio interno, cercando di identificare nuove strategie per continuare a crescere in un mercato nuovo per dinamiche e modalità di consumo.

Qual è oggi il sentiment di imprenditori e manager rispetto alla situazione economica?


Si coglie un grande rammarico, perché il mercato era molto vivace, ma i fattori legati all'aumento dei costi delle materie prime, degli imballaggi, dei trasporti e dell'energia, hanno rallentato significativamente il trend. La crisi che si trovano ad affrontare coinvolge nell'immediato la necessità di fronteggiare rincari di materie prime e nuove dinamiche di mercato.


Più complesso è il tema di ripensare la stessa filiera produttiva. Siamo entrati a tutti gli effetti in un nuovo paradigma di globalizzazione.

Come si stanno muovendo le imprese che seguite rispetto al PNRR?


Sicuramente con grande interesse, ma con disincanto causato dalle possibili limitazioni storicamente provocate dagli aspetti burocratici. È certo che in questa sfida chi rischia di più, oltre al Paese, è la classe politica. Perdere un'opportunità del genere sarebbe imperdonabile.

Gli imprenditori si sono dimostrati più pragmatici nel capire come mettere in sicurezza il proprio business e ripartire. Ora con la crisi Ucraina dal vostro osservatorio come si stanno muovendo?


Cercando di minimizzare i rischi, ma con un sentiment peggiorato rispetto a qualche tempo fa. Gran parte di essi sono preoccupati per le condizioni dei lavoratori che vedono erodersi giorno dopo giorno il loro potere d'acquisto.



Tornando al Premio Mario Unnia - Talento & Impresa, quali anticipazione può darci per la prossima edizione?


La prossima edizione sarà quella del ritorno al format originale, andando a cercare le aziende virtuose con grande talento e con grande voglia di crescere.




I campioni che hanno battuto la crisi


Istituito nel 2017, il Premio Mario Unnia - Talento & Impresa, dedicato al poliedrico studioso dell'impresa e di scenari socio economici, allievo di Norberto Bobbio e collaboratore di Adriano Olivetti, nasce dalla volontà di valorizzare quelle aziende capaci di visione e sviluppo del proprio talento, come tali in grado, pur in un contesto economico, finanziario e tecnologico in continua evoluzione, di perseguire modelli di crescita sostenibile, creando valore per il territorio e per il Paese, valorizzando i giovani talenti e le Risorse Umane.
La giuria del Premio, presieduta dal Professor Andrea Amaduzzi, Docente presso il Dipartimento di Scienze Economico Aziendali - Università degli Studi Milano Bicocca, è composta da Claudio Ceradini, Partner SLT Strategy Legal Tax, Marco Gay, Presidente Esecutivo Digital Magics S.p.A., Barnaba Ravanne, Chief Investment Officer di FSI, Mauro Roversi, Partner di Ambienta Sgr, Paola Schwizer, Banking and Insurance Department SDA Bocconi, Fabio Tamburini, Direttore de Il Sole 24 Ore, e Romina Guglielmetti, Studio Starclex.
Vincitrice assoluto è stato Annovi Reverberi S.


p.A., vincitrice anche per l'area geografica Centro Italia. Vincitrice dell'Area Nord è stata proclamata Nice Footwear S.p.A., mentre dell'Area Sud eFM S.p.A. Infine sono stati assegnati 3 Premi Speciali: miglior modello di business sostenibile a Marlegno S.r.l., miglior progetto sociale a CRC Balbuzie S.r.l. e miglior riconversione del modello di business a Forgiafer S.r.l.


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