Litigare per... crescere
Quanto incide su di noi e sul vissuto che abbiamo dell'ambiente in cui siamo calati la gestione scorretta di un conflitto? Come dobbiamo fronteggiare una situazione di contrasto?
L'amore non è bello se non è litigarello.
Così così cantava anni fa Jimmy Fontana, prendendo a prestito un proverbio il cui senso, secondo il quale, il rapporto tra due partner è molto più intrigante se vi sono occasioni di confronto anche acceso.
Questo vale anche nella nostra vita professionale? E se sì, come approcciare e riconsiderare il conflitto?
A queste domande cerca di dare una risposta il libro di Massimo Dall'Olio, "Imparare dai conflitti.

Le relazioni difficili come occasione di crescita personale", edito da FrancoAngeli.
Il testo parte da un assunto applicabile in modo allargato nella vita di tutti i giorni: quanto incide su di noi e sul vissuto che abbiamo dell'ambiente in cui siamo calati la gestione scorretta di un conflitto? Come dobbiamo fronteggiare una situazione di contrasto? Dall'Olio intende così aiutare le persone che si sentono insoddisfatte della propria gestione della conflittualità.
Persone che sono in cerca di un modo alternativo di vivere le relazioni difficili e che consenta loro di evitare quelle dinamiche che alimentano antagonismo e frustrazione.
Contrasti che spesso sono dovuti non soltanto a divergenze di valutazione ma, soprattutto, al modo con il quale affrontiamo una posizione differente dalla nostra.
Ciò confina con un latente senso di inadeguatezza e con un'incapacità di riflettere su opinioni e convincimenti personali differenti da quelli di partenza.
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