E' l'inflazione il maggior timore dei consumatori italiani
Andrea Laurenza (Deloitte): aumenta l'attenzione a sostenibilità, benessere e work-life balance. Importante per le aziende che operano in ambito consumer comprendere e intercettare questi cambiamenti
Quali sono i fattori che occupano i pensieri dei consumatori italiani in questo inizio anno? Secondo il Consumer Tracker di Deloitte, sarebbero la crescente paura dell'inflazione (75%), il work-life balance (33%), la preferenza per il lavoro da remoto o smartworking (55%), la ricerca del benessere personale (41%) e l'attenzione per la sostenibilità ambientale (73%).

Consumer Tracker è un monitoraggio permanente che il network Deloitte conduce per indagare le principali abitudini di consumo di 20.000 consumatori in 23 Paesi nel mondo.
"In due anni di pandemia le priorità e le abitudini dei consumatori italiani sono molto cambiate: benessere personale, sostenibilità ambientale e ricerca di una nuova quotidianità improntata al work-life balance sono sempre più importanti per gli italiani.
La diffusione del lavoro da remoto, invece, ha spostato molte attività di consumo in casa e ha creato nuove abitudini che potrebbero rimanere anche dopo la pandemia.
Sullo sfondo, molto significativa la preoccupazione per i prezzi in crescita: mentre gli italiani stanno progressivamente tornando alla socialità pre-Covid, la paura dell'inflazione riguarda ben 3 italiani su 4.
Per le aziende che operano in ambito consumer è importante comprendere e intercettare questi cambiamenti per potere essere proattive nell'implementare soluzioni che rispondano ai nuovi bisogni dei consumatori", afferma Andrea Laurenza, Consumer Industry Leader di Deloitte.
Italiani alla ricerca del benessere e del work-life balance
Quando è stato chiesto agli italiani di riflettere sull'ultimo anno, la stragrande maggioranza ha dichiarato di sentirsi molto più concentrata sui cambiamenti in atto nella sfera personale.
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