L'epoca delle nuove idee: il World Business Forum 2022 e nuove iniziative

Ana Mazzeo (Wobi): le aziende hanno necessità di incontrarsi, di fare di networking, ma anche di fare formazione in modo differente

Ci sono eventi che sono diventati iconici, come il World Business Forum.
Abbiamo incontrato Ana Mazzeo di Wobi per farci raccontare come sarà l'edizione di novembre 2022, ma anche cosa bolle in pentola.

Rinnovarsi ogni anno: come fate?

Il nostro è un lavoro di squadra e di ricerca, con un'attenzione su scala mondiale. Per questo, il tema di quest'anno del World Business Forum è "l'epoca delle nuove idee - the age of new ideas". Pensiamo che il 2022 rappresenti un momento importantissimo per pensare di ideare qualcosa di diverso. Le idee ci permettono di immaginare un futuro migliore e ci ispirano a uscire proprio a creare quel futuro, sono la fonte dell'innovazione. Voglio dire questa frase che secondo me è quella che descrive meglio il tema di quest'anno: "le idee non nascono di un algoritmo, non vengono prodotte da una macchina, le idee nascono dalle persone" ed è proprio questo è il punto più importante perché continuiamo a essere noi come persone, i nostri dipendenti e la nostra gente, i nostri clienti, a darci quelle idee.

Come sempre puntiamo sulla constante interazione, nell'ascoltare e puntare a come migliorare, come possiamo far nascere delle idee che ci aiuteranno a cambiare. Siamo in una fase di cambiamento costante e dobbiamo adattarci.

Il World Business Forum è una formula che si è adattata al cambiamento.

Sì, siamo sempre stati attenti alle tendenze. Siamo concentrati nel continuare costantemente a cercare di cambiare per migliorare e penso che questo cambiamento nasce dalle idee, come dice il tema di questo 2022. Le idee nascono ascoltando i segnali e percependo le domande che giungono e vale in ogni ambito.

E' un evento di ispirazione e networking.

Assolutamente. E' l'evento di ispirazione quando si ascolta chi parla dal palco, ma anche un concentrato di networking, dove c'è lo scambio di conoscenze. Ci sono diversi modi per fare questo scambio, organizziamo i coffee break, ci sono gli stand, ma anche i pranzi privati dove le aziende si organizzano per fare incontrare gli speaker. Non ci spingiamo oltre, anche se c'è una fortissima richiesta al riguardo, perché crediamo nel nostro modello di business.

Mettiamo a disposizione delle salette per gli incontri, ma la nostra strategia è chiara: portiamo ispirazione. Che obiettivi hanno le aziende?

Quello che stiamo notando e che c'è più voglia di incontrarsi. Penso che il tema della pandemia e della chiusura, del non poter fare eventi fisici ha portato le aziende a valorizzare di più le possibilità enormi di incontraci e vederci e anche di interagire in modo diverso. Sappiamo che quel caffè con il cliente, con quella persona, vale 100 call, anche se queste ultime sono un sistema molto efficiente di fare business. Vogliono più momenti di networking, hanno voglia di chiacchera e anche i pranzi privati vengono richiesti tantissimo.

Il progetto però passa anche da webinar di alto livello e la formazione dei manager.

Con la pandemia abbiamo avviato le masterclass ed è stato un grande successo, perché gli speaker e gli argomenti hanno incontrato le necessità delle aziende. A fianco di questa iniziativa stiamo organizzando una School of Management, che ha lo scopo di ispirare e trasformare i manager per raggiungere il successo nella loro vita professionale e personale.

Si tratta di una collaborazione con le principali Università nel mondo per creare programmi di executive education, corsi e masterclass tenuti dai migliori esperti nelle diverse aree aziendali. L'idea è quella di creare come sempre contenuti rilevanti per le aziende, formare e aggiornare, per avere a disposizione una comprensione critica di come il panorama del business si sta trasformando.