Smartworking: ancora tu? ma non dovevamo vederci più? - Punto e a capo - @gigibeltrame
La questione sta diventando un caso su cui riflettere. E la tecnologia non è più una barriera
La questione del benessere del lavoratore non è più un argomento di discussione.
E' una realtà .
Sebbene il passaggio dalla pandemia all'economia di guerra non aiuti di certo le discussioni, ci sono elementi che sono evidenti e di cui le aziende dovrebbero tenere conto.
Il primo dato è che gli istituti di ricerca hanno notato che c'è un mercato della mobilità del lavoro in forte crescita, che si chiami south working, che si chiami ritorno a casa, rallentamento del pendolarismo o semplicemente una ricerca della qualità della vita non conta.

Il fenomeno esiste.
Il digitale ha infranto l'ultima barriera e oggi è possibile lavorare da remoto senza grandi problemi.
Che poi non sia l'ideale lavorare sempre da remoto è stato ampiamente compreso, ma la qualità della vita dei lavoratori non può più essere messa in discussione.
C'è un problema culturale da affrontare, ma anche di leadership e di organizzazione del lavoro.
Non è tutto oro ciò che luccica, bisogna trovare un equilibrio e nuove regole.
Realizzando ogni mattina la serie sui social #SmartBreak, ricevo quotidianamente domande e richieste relative a questo tema che è particolarmente sentito, ma la cosa più interessante è che non è una questione ideologica o di comodità , ma proprio di qualità della vita.
Non è un caso che gli istituti di ricerca abbiamo notato nel 2021 un 2% di cambiamenti di aziende perché o ci si avvicinava da casa o si cercavano giorni di smartworking.
Addirittura, anche nel nostro Changes se ne parla, i giovani si approcciano al lavoro chiedendo lo smartworking, che diventerà terreno di conquista per i talenti.
Fateci caso, le aziende più furbe (smart) si stanno organizzando: la percentuale di annunci di lavoro che offrono la flessibilità è quasi raddoppiata.
Insomma, per tutti coloro che pensavano che non si parlasse più di smartworking, è una dura sconfitta, ma è chiaro che a certe praticità non si può più rinunciare.