Economia circolare come soluzione al problema dei rifiuti
David Kägi (Robeco): i suoi principi aiutano a sfruttare ogni parte della catena di fornitura, al fine di ridurre l'uso delle risorse e portare la produzione al suo massimo potenziale
Il modello lineare basato su "produzione-consumo-scarto" sta distruggendo il pianeta.
L'economia circolare inizia dove terminano i modelli lineari, reinserendo ciò che viene scartato nel ciclo di produzione.
Invece di estrarre più risorse come input per la produzione, le soluzioni circolari si concentrano sul riciclo, la riparazione e il riutilizzo di materiali esistenti.
Nell'economia circolare, il valore delle risorse viene preservato e riutilizzato, piuttosto che distrutto.
Gli effetti dannosi delle catene di approvvigionamento lineari, all'interno dell'economia globale, sono difficili da eludere.

Le valanghe di rifiuti accumulati nelle discariche, disseminati lungo le coste e intrappolati nell'aria inquinata sono tracce del paradigma "estrazione-produzione-consumo-scarto" che viene alimentato dalle imprese e dai consumatori.
Ma l'output in eccesso è solo una parte del problema: l'estrazione senza fine di risorse naturali usate come elementi per la produzione rappresenta anch'essa una grave minaccia per l'ambiente.
I principi dell'economia circolare aiutano a sfruttare ogni parte della catena di fornitura, al fine di ridurre l'uso delle risorse e portare la produzione al suo massimo potenziale.
Vediamo alcuni ambiti di opportunità.
Progettazione di elementi eco-compatibili
La riprogettazione degli elementi si concentra sulla riduzione dei rifiuti nelle prime fasi della catena di fornitura, sostituendo le risorse più rare e di difficile riciclo con quelle rinnovabili e gli elementi inquinanti con alternative più pulite.
L'uso di plastiche vergini nell'imballaggio dei prodotti è un esempio calzante.
La materia plastica è economica da reperire e produrre, ma incredibilmente costosa per l'ambiente.
Negli ultimi decenni ne sono state create miliardi di tonnellate metriche, la maggior parte delle quali (91%) è stata rapidamente utilizzata prima di essere scartata.
Ogni anno, milioni di tonnellate vengono bruciate negli impianti per rifiuti, o gettate nelle discariche o negli oceani, con conseguenze ambientali devastanti.

L'incenerimento delle materie plastiche contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, mentre i rifiuti di plastica negli oceani interferiscono con la vita marina, danneggiano gli habitat acquatici e minacciano la biodiversità.
Ma sono disponibili soluzioni circolari.
Gli elementi rinnovabili incorporano materiali biologici come fibre vegetali, oli di alghe e proteine complesse nell'imballaggio, riducendo così il ricorso a materie prime a base di plastica.
Alternative rinnovabili, e prodotti sostitutivi più efficienti dal punto di vista energetico, vengono utilizzati non solo per il packaging in plastica per il consumatore finale, ma anche per altri prodotti in settori industriali diversi.
Per esempio, nel settore manifatturiero, le fibre di carbonio leggere possono sostituire l'acciaio pesante nei veicoli e nei macchinari, al fine di ridurre il consumo di carburante.
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