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16/02/2022

idee

Economia circolare come soluzione al problema dei rifiuti

David Kägi (Robeco): i suoi principi aiutano a sfruttare ogni parte della catena di fornitura, al fine di ridurre l'uso delle risorse e portare la produzione al suo massimo potenziale

Il modello lineare basato su "produzione-consumo-scarto" sta distruggendo il pianeta.
L'economia circolare inizia dove terminano i modelli lineari, reinserendo ciò che viene scartato nel ciclo di produzione. Invece di estrarre più risorse come input per la produzione, le soluzioni circolari si concentrano sul riciclo, la riparazione e il riutilizzo di materiali esistenti.
Nell'economia circolare, il valore delle risorse viene preservato e riutilizzato, piuttosto che distrutto. Gli effetti dannosi delle catene di approvvigionamento lineari, all'interno dell'economia globale, sono difficili da eludere. Le valanghe di rifiuti accumulati nelle discariche, disseminati lungo le coste e intrappolati nell'aria inquinata sono tracce del paradigma "estrazione-produzione-consumo-scarto" che viene alimentato dalle imprese e dai consumatori.
Ma l'output in eccesso è solo una parte del problema: l'estrazione senza fine di risorse naturali usate come elementi per la produzione rappresenta anch'essa una grave minaccia per l'ambiente.


I principi dell'economia circolare aiutano a sfruttare ogni parte della catena di fornitura, al fine di ridurre l'uso delle risorse e portare la produzione al suo massimo potenziale. Vediamo alcuni ambiti di opportunità.

Progettazione di elementi eco-compatibili


La riprogettazione degli elementi si concentra sulla riduzione dei rifiuti nelle prime fasi della catena di fornitura, sostituendo le risorse più rare e di difficile riciclo con quelle rinnovabili e gli elementi inquinanti con alternative più pulite. L'uso di plastiche vergini nell'imballaggio dei prodotti è un esempio calzante. La materia plastica è economica da reperire e produrre, ma incredibilmente costosa per l'ambiente. Negli ultimi decenni ne sono state create miliardi di tonnellate metriche, la maggior parte delle quali (91%) è stata rapidamente utilizzata prima di essere scartata.
Ogni anno, milioni di tonnellate vengono bruciate negli impianti per rifiuti, o gettate nelle discariche o negli oceani, con conseguenze ambientali devastanti. L'incenerimento delle materie plastiche contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, mentre i rifiuti di plastica negli oceani interferiscono con la vita marina, danneggiano gli habitat acquatici e minacciano la biodiversità.


Ma sono disponibili soluzioni circolari. Gli elementi rinnovabili incorporano materiali biologici come fibre vegetali, oli di alghe e proteine complesse nell'imballaggio, riducendo così il ricorso a materie prime a base di plastica. Alternative rinnovabili, e prodotti sostitutivi più efficienti dal punto di vista energetico, vengono utilizzati non solo per il packaging in plastica per il consumatore finale, ma anche per altri prodotti in settori industriali diversi. Per esempio, nel settore manifatturiero, le fibre di carbonio leggere possono sostituire l'acciaio pesante nei veicoli e nei macchinari, al fine di ridurre il consumo di carburante. Inoltre, nel settore edile, vengono utilizzate le bioplastiche per migliorare la durata dei materiali da costruzione, mantenendo caratteristiche di eco-compatibilità. Nell'agricoltura, i fertilizzanti agro-biologici stanno sostituendo quelli chimici, per proteggere e nutrire le piante in maniera naturale anziché in modo artificiale.

Riparazione e riutilizzo


Estendere il ciclo di vita di un prodotto è un altro aspetto chiave dell'economia circolare.

In questo caso, può essere di aiuto applicare il concetto di progettazione modulare. I prodotti dal design modulare possono essere facilmente smontati, in modo da poter sostituire o ricondizionare le parti usurate. Inoltre, servizi completi di riparazione e manutenzione, che mantengano i prodotti atti all'uso e funzionanti in modo ottimale, sono anch'essi importanti se si desidera ridurre gli sprechi. Inevitabilmente, i prodotti si usurano, ed è proprio tale caratteristica che, nel modello lineare, li fa finire nel cumulo dei rifiuti. Tuttavia, le soluzioni basate sull'economia circolare utilizzano ingegnosità e tecnologie all'avanguardia per riportare prodotti ormai logori all'interno del ciclo di produzione. Le aziende che si occupano di riciclaggio, e di sistemi di gestione del termine del ciclo di vita, recuperano il valore ancora insito nei prodotti smaltiti, per riutilizzarlo come elemento nel ciclo di produzione di nuovi prodotti o servizi.

Sfruttare l'economia digitale


La trasformazione delle catene di fornitura tradizionali è un ostacolo impervio da superare, e non sarebbe possibile riuscirci senza un aiuto significativo da parte della tecnologia.


Ma la portata, la velocità e la diffusione delle piattaforme digitali di eCommerce stanno evidenziando nuove possibilità di applicazione dei principi dell'economia circolare alle fasi successive della catena di fornitura. Il successo della sharing economy, che consente a consumatori e fornitori di collaborare e utilizzare collettivamente beni esistenti (ad esempio automobili, conducenti, camere e uffici), dimostra la potenza combinata della tecnologia e dei principi dell'economia circolare.
Ma la condivisione sta avvenendo anche a monte della catena del valore, contribuendo ad aumentare la collaborazione e a ridurre le inefficienze nelle fasi di progettazione, produzione, utilizzo e riciclo. La manifattura e la produzione sono attualmente dominate da processi meccanici e fisici inflessibili. La robotica, l'automazione e il software sono invece modulari e altamente adattabili, pertanto possono essere riprogrammati per rispondere ad esigenze aziendali in continuo cambiamento
Inoltre, la realtà aumentata (AR), l'Internet delle cose (IoT) e le tecnologie basate sul cloud collegano i sensori presenti negli stabilimenti con le interfacce di dispositivi remoti che forniscono informazioni preziose, e un legame ininterrotto, tra progettisti, produttori, fornitori e persino clienti.


Il risultato è una progettazione più efficace dei prodotti, una migliore qualità, costi ridotti, una produzione accelerata e operazioni più facili di raccolta, riciclo e gestione dei rifiuti al termine del ciclo di vita.

David Kägi, Portfolio Manager della Strategia RobecoSAM Circular Economy Equities di Robeco


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