Con il PNRR 730mila nuovi occupati entro il 2026
Marco Ceresa (Randstad): l'indagine sul potenziale occupazionale delle 6 missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza indica 205mila nuovi occupati con la trasformazione digitale, 182mila con la rivoluzione "green"
Se tutte e sei le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) saranno completamente realizzate, si potranno creare circa 730mila nuovi posti di lavoro in Italia entro il 2026, di cui 381mila donne e 132mila giovani tra i 15 e i 34 anni, con un impatto del +3,2% sul tasso di occupati rispetto allo scenario in assenza del piano.
Sono le stime elaborate da Randstad, prima società al mondo nel settore delle HR, sulla base di un'indagine sugli obiettivi, le azioni e le possibili ricadute sul lavoro del PNRR italiano.
Un'analisi che evidenzia la potenziale crescita di posti di lavoro in ogni settore, con gli impatti più rilevanti nella trasformazione digitale, con oltre 200mila nuovi occupati, e nella rivoluzione "green", con circa 180mila.
Missione 1
Nel caso di completa attuazione della Missione 1, su innovazione, competitività, cultura e turismo (quella con la dotazione finanziaria più imponente del PNRR, pari a 40,29 miliardi), Randstad prevede una crescita dell'occupazione di 205mila unità, +0,9% rispetto allo scenario base in assenza del Piano, con 105mila posti per le donne e 36mila per i giovani.

Nel dettaglio, tra migrazione al cloud, creazione di nuove competenze digitali, portale unico del reclutamento, piano di assunzioni nella giustizia, si stimano 68 mila posti in più per la digitalizzazione del sistema produttivo (+0,3%), 46 mila per la digitalizzazione nella PA (+0,2%), 91mila per turismo e cultura 4.0 (+0,4%).
Missione 2
Con la piena attuazione della Missione 2, quella relativa alla transizione ecologica, si potranno creare invece 182mila nuovi posti di lavoro (+0,8%), di cui 105 mila donne e 36mila giovani.
Nello specifico, 68mila nuovi posti di lavoro saranno nel campo delle energie rinnovabili, idrogeno, rete e mobilità sostenibile, altri 68mila efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici, 23mila rispettivamente economia circolare e agricoltura sostenibile e tutela del territorio e della risorsa idrica.
Le altre missioni
Sono 46mila i posti di lavoro previsti dall'attuazione della Missione 3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile) tra lavoratori necessari all'ammodernamento della rete ferroviaria e logistica integrata.
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