Digital regulation: le tendenze che detteranno l'agenda
Gianluigi Marino (Osborne Clarke): riguarderanno dalla sostenibilità ai computer quantistici, passando per il Metaverso. La domanda che bisogna porsi non è se il cambiamento sta avvenendo, ma quanto velocemente e in quali aree
Siamo ormai entrati nel vivo del nuovo anno.
Sotto molti aspetti il 2022 si è aperto all'insegna dell'incertezza, ma non vi sono dubbi che la digitalizzazione continuerà a rivestire, anche nei mesi a venire, un ruolo cruciale nella trasformazione delle aziende di tutti i settori.
In questo scenario, lo studio legale internazionale Osborne Clarke ha individuato cinque tendenze che, a livello globale, detteranno l'agenda dei prossimi mesi per quanto riguarda la legislazione in ambito tecnologico.

Vediamole insieme.
1 - Legislatori al servizio della sostenibilità del digitale
La tecnologia, pur essendo un fondamentale strumento a supporto della decarbonizzazione, ha un impatto sull'ambiente che non può essere ignorato.
Nel corso del 2022 crescerà, come conseguenza, l'attenzione da parte dei legislatori a livello internazionale su questo tema.
Del resto, la Francia ha già approvato un pacchetto normativo focalizzato sulla sostenibilità del digitale: le nuove norme impongono alle aziende una maggiore informazione ai consumatori sull'impatto ambientale dei prodotti in vendita, sanzionano l'obsolescenza programmata e stabiliscono nuove regole in materia di eco-design e aggiornamento dei prodotti stessi.
Iniziative simili potrebbero essere replicate anche da altri legislatori.
2 - La "digital regulation" diventa uno sport di squadra
In futuro, per quanto riguarda la regolamentazione del digitale, assisteremo a una sempre maggiore cooperazione tra le diverse autorità, nella consapevolezza che la questione non riguarda più "solo" le aziende che si occupano di tecnologia.

La digitalizzazione, trasversale rispetto a tutte le aree di business, ha infatti ampliato il campo di applicazione della "digital regulation": il discorso non è più circoscritto alle autorità garanti della protezione dei dati, dei diritti consumatori e delle comunicazioni, ma anche agli organi che regolamentano in materia finanziaria, energetica, di trasporti, ecc., oltre che alle autorità intersettoriali.
Iniziative come il Digital Regulation Cooperation Forum del Regno Unito hanno già dimostrato la crescente consapevolezza dell'importanza di instaurare sinergie efficaci.
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