Elezioni Presidente della Repubblica: le correlazioni con i mercati
Christopher Dembik (BG Saxo): Draghi ha portato stabilità ma non ha ancora esaurito il suo compito di far ripartire il Paese. Se venisse eletto però le elezioni metterebbero a rischio il debito pubblico
Di solito si tratta di un non evento.
Ma, stavolta, intorno all'elezione del nuovo presidente della Repubblica italiana c'è un interesse maggiore.
Sergio Mattarella, che può beneficiare di un altro mandato, non si candiderà e si dimetterà il 3 febbraio.
L'attuale presidente del Consiglio Mario Draghi è il capofila a succedergli.
Ciò porterebbe ad elezioni anticipate e verso un nuovo periodo di instabilità politica per l'Italia, nel momento peggiore di sempre.
Questa è sicuramente la prima volta nella storia recente che le elezioni presidenziali italiane sono economicamente rilevanti.

Un evento di potenziale rischio per i mercati finanziari.
Una corsa a tutto campo
Non ci sono candidati ufficiali alle elezioni presidenziali italiane.
I parlamentari di entrambe le Camere, insieme ai rappresentanti regionali, votano a scrutinio segreto: possono votare per chiunque purché siano cittadini italiani e di età pari o superiore a 50 anni.
In passato sono saltati fuori nomi come quello dell'attore porno Rocco Siffredi e della famosa attrice Sophia Loren, per esempio.
L'elezione richiede una maggioranza di due terzi al primo turno e una maggioranza assoluta nei turni successivi se il consenso è difficile da raggiungere.
Negli ultimi mesi, Draghi è stato lanciato come capofila.
Il 22 dicembre ha, per la prima volta, dato la sua disponibilità.
Altri potenziali candidati sono l'attuale ministro della giustizia ed ex giudice alla Corte costituzionale Marta Cartabia e tre ex premier (Romano Prodi, Paolo Gentiloni e Silvio Berlusconi).

Solo Berlusconi è apertamente interessato alla carica.
La storia ci insegna che la maggior parte di questi nomi citati prima del voto sono lì per essere bruciati, ad eccezione di Draghi e forse Berlusconi che hanno una capacità di raccogliere voti senza pari.
La gara è quindi spalancata e potenzialmente ricca di sorprese.
Recentemente Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle che è il gruppo più numeroso in parlamento, ha indicato la sua preferenza per una donna come nuovo presidente italiano.
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