Le grandi sfide che attendono le HR per quest'anno
Secondo gli esperti di Workday, saranno centrali le skill, la creazione del talento, il benessere dei dipendenti, la flessibilità lavorativa, dando per acquisito il remote working e l'importanza dell'onboarding
Con l'evoluzione della pandemia - che in alcuni Paesi attraverso la quarta ondata sta diventando endemica, e quindi un qualcosa con cui convivere, mentre per altri è ancora fonte di forti restrizioni - non è facile fare previsioni sul mondo del lavoro.
In quasi due anni l'intero panorama è cambiato e più o meno tutti abbiamo avuto a che fare con smartworking oppure con il remote working, che hanno cambiato per sempre il rapporto tra organizzazioni e lavoratori. Le prime si sono dovute attrezzare per il lavoro da remoto, i secondi (o almeno coloro che già non l'avevano tra le possibilità, si sono dovuti attrezzare per affrontare la propria attività in una modalità completamente nuova.

Tutto questo ha portato ad un cambio di paradigma che tutt'ora è in via di definizione, con un grandissimo sforzo delle Risorse umane, che devono rivedere practice e procedure.
La pandemia ha ridefinito il ruolo della funzione HR, dilatandone le competenze, ma creando al tempo stesso nuove sfide.
Vediamo quali sono le previsioni per il 2022 secondo i manager Workday per le funzioni dei CHRO.
Creare talento: le skill sono la nuova valuta del lavoro
Secondo Chris Ernst, Chief Learning Officer, "nel 2022, le skill saranno la porta verso l'uguaglianza e l'agilità, sia per i lavoratori che per le imprese.
Al posto di pensare ad 'acquisire talento', sposteremo il paradigma per pensare a 'creare talento'.
Questo perché quando si comprendono le competenze della propria organizzazione e di consente ai dipendenti di attivarle in modo più dinamico, si creano più opzioni su come, quando e dove viene svolto il lavoro".