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26/01/2022

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Le grandi sfide che attendono le HR per quest'anno

Secondo gli esperti di Workday, saranno centrali le skill, la creazione del talento, il benessere dei dipendenti, la flessibilità lavorativa, dando per acquisito il remote working e l'importanza dell'onboarding

Con l'evoluzione della pandemia - che in alcuni Paesi attraverso la quarta ondata sta diventando endemica, e quindi un qualcosa con cui convivere, mentre per altri è ancora fonte di forti restrizioni - non è facile fare previsioni sul mondo del lavoro. In quasi due anni l'intero panorama è cambiato e più o meno tutti abbiamo avuto a che fare con smartworking oppure con il remote working, che hanno cambiato per sempre il rapporto tra organizzazioni e lavoratori. Le prime si sono dovute attrezzare per il lavoro da remoto, i secondi (o almeno coloro che già non l'avevano tra le possibilità, si sono dovuti attrezzare per affrontare la propria attività in una modalità completamente nuova. Tutto questo ha portato ad un cambio di paradigma che tutt'ora è in via di definizione, con un grandissimo sforzo delle Risorse umane, che devono rivedere practice e procedure.
La pandemia ha ridefinito il ruolo della funzione HR, dilatandone le competenze, ma creando al tempo stesso nuove sfide. Vediamo quali sono le previsioni per il 2022 secondo i manager Workday per le funzioni dei CHRO.



Creare talento: le skill sono la nuova valuta del lavoro


Secondo Chris Ernst, Chief Learning Officer, "nel 2022, le skill saranno la porta verso l'uguaglianza e l'agilità, sia per i lavoratori che per le imprese. Al posto di pensare ad 'acquisire talento', sposteremo il paradigma per pensare a 'creare talento'. Questo perché quando si comprendono le competenze della propria organizzazione e di consente ai dipendenti di attivarle in modo più dinamico, si creano più opzioni su come, quando e dove viene svolto il lavoro".

Psicologa del lavoro. Nuovi ruoli incentrati sul benessere per i quali le aziende tecnologiche stanno assumendo


"Sebbene l'esperienza dei dipendenti sia sempre stata una priorità, lo scorso anno si è messo in evidenza l'importanza del benessere dei dipendenti. Per aiutare a capire meglio gli sforzi per il benessere, abbiamo bisogno di dati. Dati su ciò che vogliono i dipendenti, dati sull'efficacia dei programmi e sui vantaggi offerti dalle aziende e dati su ciò di cui un'azienda ha bisogno. Vedremo aumentare nuovi ruoli professionali incentrati sul benessere, come uno psicologo aziendale, che è un ruolo che abbiamo introdotto in Workday come parte dell'acquisizione di Peakon la quale fa leva sull'analisi delle persone per aiutare i clienti a comprendere la scienza psicologica dietro il coinvolgimento dei dipendenti e tenere il polso della forza lavoro", afferma Ashley Goldsmith, Chief People Officer (nella foto).





Mettere i lavoratori in prima linea al posto di guida


Le organizzazioni daranno priorità alle esigenze dei lavoratori in prima linea consentendo loro di lavorare come e quando vogliono.
Per David Somers, Direttore Generale del gruppo, ufficio del CHRO, "i lavoratori in prima linea costituiscono gran parte della forza lavoro globale complessiva, ma le organizzazioni stanno lottando per reclutare, supportare e mantenere questo segmento critico in un periodo di sfide lavorative senza precedenti. Al fine di ascoltare e supportare le esigenze dei dipendenti, vedremo le organizzazioni concentrarsi maggiormente sulla creazione di esperienze migliori e più coinvolgenti per i lavoratori in prima linea, fornendo loro tecnologie che consentano flessibilità e praticità per il modo in cui desiderano lavorare. Ciò aiuterà le organizzazioni a creare una forza lavoro che si sente potenziata mentre le aiuta ad affrontare l'attuale carenza di lavoratori".

Onboarding e "The Great Resignation"


L'onboarding è la prossima grande sfida che i datori di lavoro devono affrontare con "The Great Resignation": l'esperienza di onboarding sarà al centro della scena mentre le organizzazioni si preparano per l'afflusso di nuove assunzioni in arrivo dalla "The Great Resignation".



"Quest'ultimo fattore sta introducendo un'altra serie di sfide dei lavoratori per le organizzazioni: l'onboarding. Quando i dipendenti lasciano un'azienda, è probabile che se ne vadano per altre opportunità, creando la necessità per le organizzazioni di prepararsi per un afflusso di nuove assunzioni. La creazione di ottime esperienze per i dipendenti è fondamentale nel mondo di oggi e inizia con l'onboarding. Nel 2022, assisteremo a una maggiore dipendenza dalle tecnologie che possono aiutare le aziende a supportare questa ondata fornendo un'esperienza di onboarding fluida, efficiente e memorabile", conclude David Somers, Group General Manager.


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