Passaggio generazionale nelle aziende: quando la leadership si tramanda da padre a figlia
Giovanna Carucci (#Authenticleader): è un momento delicato a prescindere dal genere. Per questo va organizzato e chiunque prenda il timone deve essere accompagnato nell'entrare nel ruolo e nell'identità che ne consegue
Sono stati da poco annunciati molti passaggi generazionali a capo di grandi marchi: Prada e Zara hanno comunicato importanti cambi alla guida delle aziende: Amacio Ortega, fondatore di Zara, ha lasciato il ruolo di presidente esecutivo alla figlia Marta e Miuccia Prada e Patrizio Bertelli hanno stipulato un patto di famiglia con i figli per iniziare il percorso di passaggio.

Giovanna Carucci, Business Generative Coach e Ceo e Founder di #Authenticleader ha voluto indagare in prima persona, con il contributo di alcune imprenditrici della sua community, su come questo delicato momento viene vissuto dalle donne che prendono il timone dell'azienda di famiglia.
Quali differenze ci sono rispetto agli eredi maschi? Quali differenze e diffidenze la nostra cultura crea intorno a loro?
Quasi tutte le imprenditrici hanno affermato di aver sentito la necessità di "dover dimostrare di meritare quel ruolo", non per una questione di sicurezza personale ma piuttosto per un contesto che, più o meno velatamente, ha mandato loro questo segnale.
Se per gli eredi maschi il passaggio è qualcosa che ci si aspetta, alla stregua di un diritto di sangue, per le donne la necessità di fare bene e dimostrarlo è un prerequisito necessario e costante.