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08/12/2021

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La verità del dato esiste? O è un paradosso?

Un dato è un dato, ma non è sempre rispondente alla verità. Inoltre un dato non è necessariamente un'informazione

Ci sono elementi filosofici che ruotano intorno all'informatica che richiedono uno sforzo non trascurabile.
Siamo da sempre stati abituati che un dato rappresenta una verità.
Questo è un dogma.
I gradi della stanza sono 19, le navi in porto sono 31, la distanza tra due punti è di 132 metri e le persone positive al COVID-19 oggi sono 13mila.
Dati che fotografano un fenomeno.
Poi ci sono altri dati, che sono altrettanto veri. Per qualcuno sono Gigi Via Casa Mia 13, 10100 Torino, ma per altri sono Gigi, Via Casa Mia 13, 10131 Torino (ovviamente inventati, quindi falsi per definizione).
In entrambi i casi, gli indirizzi sono validi e quindi veri, ma sono diversi.
Se consolidati in un data base unico, compare un errore, ossia le macchine non sanno quale dei due sia "il più vero".
Già questo è un bel paradosso.
Ma ci possiamo spingere un pochino oltre, sempre a livello filosofico.
Se un sistema di deep learning prende in considerazione dei dati anonimizzati di persone affette da COVID-19, ipotizziamo che questi dati vengano aggregati in qualche modo e infine raccolti.


Questi dati, frutto dell'elaborazione, sono del tutti sintetici, non esistono nella realtà. Per semplificare, potremmo paragonarli a delle medie, che non sono dati reali, quindi non sono veri.
E' come se si misurasse la velocità di un'auto di Formula 1 in un ambiente virtuale, ma nella realtà, su una pista, questa velocità può essere, anzi sarà sicuramente diversa.
Governi, istituzioni e centri di ricerca basano le proprie decisioni su questi dati che rappresentano una ricostruzione della realtà, ma non rappresentano la verità.
E' un paradosso, nel senso che siamo abituati a considerare i dati come veritieri, ma in realtà si tratta sempre di approssimazioni della realtà, anche quando misuriamo qualcosa bisogna tener conto della tolleranza dello strumento.
Insomma, la precisione in molti casi è davvero quasi impossibile.
Ovviamente non in tutti.
Se questo è qualcosa di sconvolgente, lo è ancor di più pensare al dato come un'informazione. Un dato da solo non sempre contiene un'informazione. Questa infatti si ottiene confrontando il dato nuovo con i precedenti.



L'andamento della Borsa dipende dal confronto con le sedute precedenti, giusto per fare un esempio.
Sono concetti filosofici semplici, ma nel mondo moderno non sono ancora del tutto entrati nella cultura delle persone, e da qui scaturiscono false percezioni.

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