Insolvenze aziendali previste in forte crescita nel 2022
Massimo Mancini (Atradius): c'è una maggiore consapevolezza da parte delle imprese, rafforzata dall'esperienza della pandemia, verso la protezione del rischio di credito commerciale
Nonostante la sbandierata ripresa, cresce in Italia e Europa (in termini di valore) la percentuale di fatture insolute alla scadenza.
Si passa al 53% del valore totale delle fatture relative ad operazioni commerciali tra aziende, dal 47% dello scorso anno.
Stesso discorso per i crediti inesigibili, che arrivano al 10% del valore totale delle fatture, dal 7% di un anno fa.
Mentre l'Italia risulta in linea con la media europea per quanto attiene alla percentuale di crediti inesigibili su fatture emesse, il dato relativo ai ritardi di pagamento su operazioni commerciali tra aziende sale al 56% del valore totale delle fatture emesse, poco sopra la media europea e sostanzialmente in linea con quanto rilevato un anno fa.

È questo, in sintesi, il dato complessivo sulla situazione del rischio di credito commerciale nel nostro Paese, secondo quanto emerge dai risultati del sondaggio annuale condotto da Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende a livello internazionale (Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento).
Il sondaggio viene condotto in Asia, Nord America ed Europa, compresa quindi l'Italia.
Il peggioramento degli scenari di rischio di credito commerciale registrato quest'anno a livello mondiale sembra aver rappresentato uno stimolo al ricorso all'assicurazione dei crediti.
Per quanto riguarda l'Italia, 3 aziende italiane intervistate su 5 nei settori agroalimentare, siderurgico e del tessile/abbigliamento hanno dichiarato di aver fatto ricorso a un'assicurazione del credito commerciale per proteggere i flussi di casa della propria attività. Per la maggior parte di queste aziende, l'approccio strategico alla gestione dei crediti ha permesso di mitigare gli impatti negativi del rischio di credito commerciale su tempi medi d'incasso delle fatture.

Chi ha scelto di non assicurarsi ha riferito un aumento in termini di tempo, costi e risorse destinati all'incasso delle fatture insolute.
Guardando al 2022, tre quarti delle imprese intervistate prevedono di mantenere l'attuale approccio per quanto riguarda la gestione del rischio di credito commerciale.
Il 70% delle aziende intervistate prevede una crescita del business per il prossimo anno, derivante dal miglioramento significativo dell'economia del nostro Paese, e dal modesto miglioramento delle dinamiche del commercio internazionale nei prossimi mesi.