Crescita globale: posticipata ma non compromessa
Rob Sharps (T. Rowe Price): la variante delta ha rallentato la ripresa e si prospettano interruzioni delle politiche monetarie accomodanti.
Ma il business di molte aziende deve ancora tornare ai livelli pre-covid
Gli ultimi mesi hanno portato diverse sorprese negative: la rapida diffusione della variante Delta e un aumento dell'incertezza politica in tutto il mondo, con particolare riferimento alla stretta normativa in Cina.
Tuttavia, nel complesso, per la maggior parte delle principali economie mondiali le prospettive per i prossimi mesi sembrano favorevoli.
In effetti, è probabile che la variante Delta abbia solo ritardato - piuttosto che fatto deragliare - la ripresa globale.

All'orizzonte si affacciano però alcune sfide, tra le quali la principale è l'interruzione delle politiche monetarie accomodanti straordinarie negli Stati Uniti e negli altri mercati sviluppati.
Resta da capire come le elevate valutazioni obbligazionarie e azionarie reagiranno a questa normalizzazione della politica monetaria.
Perché il mercato toro possa proseguire, la Fed dovrà comunicare con attenzione le proprie mosse, che a propria volta dovranno tradursi in un aumento misurato dei tassi di interesse ed essere accompagnate da una crescita continua e da un'inflazione moderata.
Le conseguenze della riposta alla pandemia sull'inflazione
L'inflazione rappresenta un'altra sfida per gli investitori, sebbene sia probabilmente transitoria.
Le restrizioni dal lato dell'offerta sono più persistenti di quanto molti si aspettassero, e in diversi settori resta una carenza di lavoratori.
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