Alcuni Paesi emergenti saranno a rischio di nuove ondate di pandemia
David Rees (Schroders): con l'inverno che si avvicina nell'emisfero settentrionale, molte economie sono più vulnerabili a disagi causati dal Covid che potrebbero provocare una sottoperformance degli asset
I ritardi nelle supply chain e le ultime ondate di COVID-19 sembrano aver colpito l'attività economica in Asia più che in Europa centrale e orientale e America Latina.
Detto questo, il rapido impiego dei vaccini suggerisce che l'attività in Asia sarà meno vulnerabile alle future ondate di contagi.
Il quadro è invece meno roseo in Europa orientale, regione che potrebbe andare incontro a disagi man mano che l'emisfero settentrionale si avvia verso la stagione invernale.
Crescita divergente tra i mercati emergenti
Gli ultimi dati indicano che, dopo un forte rimbalzo iniziale, la crescita dei mercati emergenti è già tornata sui tassi pre-pandemia.

La diffusione nelle ultime settimane di diversi report sulla contabilità dei vari Stati è risultata coerente con una crescita destagionalizzata trimestrale solo dell'1% circa.
Nel frattempo, l'indice PMI composito per gli Emergenti si è attestato in media a 50,7 punti a luglio e agosto, in calo dai 52,4 del secondo trimestre.
Se nei dati di settembre di settimana prossima non assisteremo a un rimbalzo, la crescita potrebbe risultare ancora più lenta nel terzo trimestre.
Entrando nel dettaglio dei dati, diventa evidente che le dinamiche di crescita presentino una certa divergenza tra le principali aree emergenti.
I PMI si attestano sopra i 50 punti e in aumento in America Latina e in diversi Stati dell'Europa centrale e orientale, mentre in Asia in generale stanno calando.
Tutto ciò non sorprende più di tanto.
Avevamo già affermato che una crescita debole negli Emergenti avrebbe rappresentato un vento contrario per i mercati e che gli investitori avrebbero dovuto aspettarsi una rotazione dei driver dell'attività economica dall'Asia verso altre regioni, come l'America Latina.

Questi trend sono stati esacerbati da alcune questioni idiosincratiche.
Man mano che i colli di bottiglia nelle supply chain globali bloccheranno l'attività industriale, le economie relativamente chiuse dell'America del Sud verranno ovviamente impattate meno rispetto ai mercati asiatici più orientati all'export.
Intanto vi sono segnali che la pandemia sta ancora avendo un impatto sulla performance relativa dei mercati emergenti.
La maggior parte del mondo è ancora alle prese con i contagi.