Sicurezza e process automation le due aree chiave per la ripartenza nel manifatturiero
Paolo Aversa (ally Consulting): disponiamo di tecnologie all'avanguardia in grado di ottimizzare i processi di business ma siamo ancora un passo indietro. Dobbiamo sviluppare una cultura gestionale, lavorare sui processi e sulle persone
Il settore manifatturiero italiano ha risentito della crisi sanitaria che stiamo vivendo, chiudendo lo scorso anno con un calo del giro d'affari superiore al 10%, un valore percentuale in linea con quanto riscontrato anche in altri Paesi dell'Eurozona.
Il 2021 segna un importante recupero, con imprese e consumatori più ottimisti, anche se alcuni settori rimangono pesantemente colpiti dalla crisi: basti pensare all'automotive, che ha sofferto per la mancanza di materie prime, alla meccanica e al fashion.

Paolo Aversa, Managing Director di ally Consulting, società specializzata nella consulenza IT in ambito manifatturiero, delinea i trend e le aspettative future del settore.
"I dati di mercato riflettono esattamente quanto abbiamo osservato in questi mesi: i settori Food&Beverage, farmaceutico e dell'elettronica hanno registrato incrementi positivi strettamente legati alla pandemia.
Un esempio su tutti il boom degli acquisti di device per lavorare in smartworking o per trascorrere del tempo a casa, ma anche l'acquisto di prodotti alimentari e per la cucina o di presidi sanitari".
Relativamente al settore manifatturiero, "le aziende italiane non hanno perso la fiducia, pur risentendo di un calo delle attività dovuto alla situazione di emergenza.
Le realtà aziendali che avevano intrapreso un percorso di investimenti in ambito tecnologico lo hanno portato a termine, anzi, hanno approfittato del periodo per portare avanti anche attività di riorganizzazione interne.