L'economia circolare è indispensabile per una transizione verso la sostenibilità ambientale e sociale
Secondo il rapporto Randstad Research create oltre 200 nuove professioni. Profili ibridi con competenze tecniche e trasversali in costante connessione tra loro: urgente il rilancio del sistema di istruzione-formazione per ricoprire questi ruoli
"Designer circolare", "gestore della logistica inversa", "esperto di blockchain per la sostenibilità ", "tecnico di gestione della filiera", "carrellista digitale", passando per l'imprenditore e per gli ingegneri gestionali che dovranno guidare le aziende nell'innovazione.
Sono oltre 200 (e in continua crescita) le nuove professioni dell'economia circolare, censite nella nuova indagine di Randstad Research, il centro di ricerca sul lavoro del futuro promosso da Randstad, che ha realizzato il primo repertorio in questo ambito come strumento di orientamento per le aziende e lavoratori.

L'economia circolare è il paradigma chiave per una transizione alla sostenibilità ambientale e sociale, la sfida urgente e decisiva del post-Covid e di cui ormai sono sempre più consapevoli consumatori, imprese e gli operatori pubblici; è un paradigma in gran parte ancora da attuare, che punta a ridurre - fino ad eliminare - la produzione di scarti attraverso le innovazioni che ne consentano l'utilizzo e il riutilizzo.
Le professioni coinvolte richiedono un mix di conoscenze "ibride", sia tecnico-scientifiche specifiche dell'ambito di riferimento, sia trasversali, come la capacità di fare squadra, l'apertura al cambiamento, la capacità di aggiornarsi continuamente e doti relazionali, in connessione costante con i contesti in cui operano.
Ed evidenziano un ostacolo che va superato: l'insufficienza di persone adeguatamente preparate per ricoprire questi ruoli, con il rischio di esasperare nei prossimi anni la cronica difficoltà di reperimento di personale.
Costellazioni di professioni
Le costellazioni rappresentano la metafora proposta da Randstad Research per disegnare le squadre che, in ogni ambito, devono affrontare gli aspetti specifici di questa sfida.
Le nuove professioni ibride richiedono infatti una nuova organizzazione del lavoro.
Il modello fordista, entrato in crisi dagli anni '90, viene definitivamente superato nella circolarità , perché la segmentazione delle mansioni lavorative fa posto al collegamento tra queste.
È scorrendo le diverse connessioni che si evidenziano delle vere e proprie "costellazioni" di professioni che viaggiano vicine, rapportandosi tra di loro e permeandosi di conoscenze le une con le altre.

In questo senso, le competenze del curriculum di studi di ciascuna professione vanno integrate trasversalmente con quelle relative ai temi della circolarità e della sostenibilità , ed in secondo luogo con le conoscenze che permettono di rapportarsi con i "compagni di viaggio".
Nel repertorio aperto delle professioni dell'economia circolare, Randstad Research ha rappresentato 15 costellazioni, a cominciare per esempio da quella dell'agricoltura: per ogni professione viene segnalata la costellazione di riferimento, poi le professioni e le costellazioni con le quali si ibrida.
Ogni costellazione è costituita da professioni centrali, professioni specialistiche (presenti solo in alcuni tipi specifici di aziende) e professioni emergenti trasversali.
"È necessario sostenere lo sviluppo dell'economia circolare evitando 'colli di bottiglia' nelle risorse umane", avverte Daniele Fano, Coordinatore del comitato scientifico di Randstad Research (nella foto). "Nei prossimi mesi, in cui l'Italia sarà impegnata nella transizione sostenibile, è destinato ad aggravarsi il problema del "matching", la difficoltà a riempire i posti vacanti che già oggi ci affligge.
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