Equità , diversità e inclusione: aziende italiane ancora indietro
Federico Francini (Workday): auspico che le realtà lavorative capiscano quanto sia importante far fronte al benessere dei dipendenti e accelerare nelle iniziative su questi temi. Solo così le aziende potranno trarre reali vantaggi anche per il proprio business
Le aziende del nostro Paese stanno maturando rispetto ad una cultura aziendale sempre più attenta al benessere dei dipendenti.
Lo rivela un'indagine condotta da Sapio Research per Workday.
Questo cambiamento lascia largo spazio alla speranza che nel prossimo futuro un gran numero di organizzazioni saranno pronte ad abbracciare ampliamente strategie inclusive.

Meno di due quinti degli intervistati da Sapio Research (37%) ha affermato che nella propria organizzazione la diversità è riconosciuta e apprezzata, la leadership esecutiva sembra essere coinvolta ed attenta alla tematica, il 78% ha dichiarato ritenere che equità , diversità e inclusione siano importanti, anche se tra questa solo il 42% le considera di vitale importanza per l'azienda.
Questo dato si concretizza con l'esistenza di un team all'interno delle risorse umane dedicato alla gestione dell'ED&I (equità , diversità e inclusione) nel 33% delle organizzazioni e 4 su 5 affermano che la propria organizzazione dispone di un budget per le iniziative ED&I (81% in totale, 44% per progetti sia a lungo che a breve termine e i restanti 23% solo per progetti a breve termine.).
Il dato promettente è sottolineato dal 43% delle aziende che dichiara di prevedere un aumento gli investimenti in iniziative ED&I nel prossimo anno finanziario guidato da obiettivi aziendali nel 74% delle aziende.