Il tracking con RFID rende più efficiente e veloce la supply chain
Giancarlo Soro (Lexmark): ideale per tracciare le merci e le spedizioni perché, a differenza dei codici a barre, è possibile memorizzare più informazioni, leggibili da remoto fino a 12 metri di distanza, così i pallet possono essere letti in blocco
La pandemia non ha cambiato solo le abitudini lavorative e l'interazione sociale: ha anche modificato significativamente l'esperienza di acquisto delle persone.
Se infatti lo shopping online aveva già incrementato la sua crescita, l'obbligo di rimanere in casa ne ha accelerato ulteriormente l'uso come canale di vendita.
Chi non aveva ancora digitalizzato i propri acquisti quotidiani, preferendo visitare di persona uno store, è stato costretto a fare il grande passo e oggi, anche con la riapertura dei punti vendita fisici, è improbabile che il trend di crescita dello shopping online scenda a livelli pre-pandemici, tanto che un recente studio ha messo in luce come il 76% degli intervistati preveda di continuare a effettuare acquisti online in futuro nella stessa misura - o anche di più - rispetto al periodo della pandemia.
Cose, piuttosto che esperienze
Il fenomeno è comprensibile: poiché le persone sono state costrette a passare una quantità sproporzionata del loro tempo a casa, hanno scelto di fruire di cose invece di esperienze.

Ciò ha contribuito e creare una pressione crescente sulle supply chain, con la domanda di spedizioni che ha raggiunto un livello tale per cui non ci sono abbastanza container in circolazione e, conseguentemente, i costi sono aumentati vertiginosamente.
Se i principali colli di bottiglia legati alle spedizioni sono diminuiti, il consumo rimane alto e le navi container sono continuamente in overbooking.
E se ci sono, naturalmente, alternative al trasporto marittimo come quello aereo, stradale e ferroviario, durante la pandemia si sono comunque necessariamente verificati molti meno voli internazionali, con una conseguente minore capacità aerea per il trasporto merci.
Per le stesse ragioni, c'è anche una carenza di autisti e quelli che lavorano sono rallentati dalle normative sui test COVID e dalla chiusura delle frontiere.
Tuttavia, la domanda di prodotti acquistati sui canali eCommerce continua a crescere insieme al tempo trascorso in casa dai consumatori e alle maggiori aspettative sui tempi di consegna.
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