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28/07/2021

leisure

Il futuro appartiene ai CDO: Chief Data Officer e Chief Diversity Officer

Il cambiamento sociale, culturale e lavorativo è in atto, ma va governato

Guardare al futuro con gli occhi del passato è sempre stato un esercizio importante e certamente interessante.
La pandemia e i cambiamenti di sensibilità che sono stati messi in atto rappresentano un cambiamento di paradigma molto importante per tanti aspetti.
Prima di tutto, a livello di sensibilizzazione verso determinati temi, come l'inclusività o il senso di appartenenza a una comunità, poi ci sono elementi legati al modo di lavorare e di entrare in contatto con gli altri e, infine, una scala di valori che nel giro di poco tempo è cambiata.
Non sarà un cambiamento permanente, non si tratta di una nuova normalità come la dipinge qualcuno ma una fase di cambiamento verso una normalità che sarà, per forza di cose, diversa dalla fase pre-pandemica e dalla fase pandemica.
In questo contesto, è interessante l'emergere di due figure importanti all'interno delle organizzazioni, sia intese come imprese private sia pubbliche, una un po' più scontata e una decisamente meno.
Una che fa capo direttamente al business e una che rientra più nelle mansioni delle risorse umane, ma che vanno a diretto contatto con i consigli di amministrazione e con i CEO.


Parlare di Chief Data Officer è piuttosto facile, nel senso che se una struttura ha deciso di puntare sulla trasformazione digitale e sul potere dei dati, avere qualcuno che governa questi ultimi è una necessità. Alcune nazioni l'hanno persino implementata a livello ministeriale!
La seconda figura riguarda la nuova sensibilizzazione verso i temi dell'inclusione e diversity, andando ben oltre le discussioni sulle leggi parlamentari.
Si tratta di un cambiamento significativo della cultura aziendale, da un lato, ma anche un approccio moderno al cambiamento della società in atto, in cui i temi dei dati, della loro gestione e della sicurezza, ma anche le politiche verso i dipendenti abbiamo visto che hanno avuto un'attenzione maggiore durante la pandemia.
Il tutto in un contesto economico finanziario in cui i temi della sostenibilità e della reputazione diventano centrali, per cui avere una maggiore concentrazione su questi tempi diventa un fattore di competitività.
Dei CDO per i dati se ne parla, dei CDO della diversity molto meno, ma i due temi sono molto più legati di quanto si creda, perché si parla di preparazione, di mancanza di skills, di gestione delle risorse e di rapporti con l'ecosistema in cui operano le organizzazioni.



Sono temi molto trasversali, di cui sentiremo molto parlare in futuro.


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