Quante sono le aziende italiane in Germania? Oltre 1600 e ben inserite nelle catene del valore
Le imprese che hanno investito presentano un elevato profilo strategico-competitivo, che si riflette in una elevata diffusione di marchi, brevetti e certificazioni ambientali. Con un fatturato di 59 miliardi
La Germania significa molto dal punto di vista commerciale per il nostro Paese.
E' il primo mercato di sbocco per l'export e anche il primo partner commerciale.
Da sempre vediamo brand tedeschi che oltre che vendere i loro prodotti, fanno anche shopping tra le nostre realtà produttrici.
Non così noto è il peso delle nostre imprese che invece sono sbarcate da loro per produrre localmente.
E' quello che ha messo in luce la ricerca "Il valore delle aziende italiane in Germania", realizzata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per la Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien), volta a quantificare la presenza su suolo tedesco delle imprese a controllo italiano e il loro contributo all'economia locale.

Se si guarda agli investimenti esteri (IDE) dei Paesi europei, la Germania rappresenta la seconda meta degli imprenditori italiani, con una quota del 10,8% sul fatturato totale realizzato dalle controllate estere italiane nel mondo (59 miliardi su 546,2 secondo i dati Eurostat).
Nello specifico, sono 1.670 le aziende italiane che operano su territorio tedesco (il 7% del totale delle controllate estere italiane), per 104 mila addetti che appartengono per il 61% al mondo dei servizi e per il restante 39% al manifatturiero.
La Lombardia è la prima regione di provenienza geografica delle imprese, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Trentino-Alto Adige.
Prendendo in esame il fatturato complessivo delle controllate estere attive in Germania, la quota italiana si sostanzia in un 2%, ma aumenta per la distribuzione all'ingrosso (4,4%), i trasporti (2,5%) e per alcuni settori manifatturieri, quali i prodotti e materiali da costruzione (6%), l'elettrotecnica (4,2%), la metallurgia e i prodotti in metallo (3,9%).

L'analisi approfondita di un campione di bilanci relativi al triennio 2017-19, estratto dal database ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) fa emergere una dimensione media elevata delle controllanti delle imprese italiane attive in Germania rispetto a quelle che operano in altri Paesi.
Lo spaccato per classi di fatturato vede un 44% di grandi imprese e un 20% di piccole, da confrontarsi, rispettivamente, con percentuali del 19% e del 43% nel campione complessivo delle controllanti di imprese estere italiane.
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