Commercial Real Estate: primi segni di ripresa e buone prospettive
Silvia Gandellini (CBRE Italy): evidenziamo una vivacità nei volumi transati nel primo semestre per i settori Residenziale e Logistica, che magnetizzano l'attenzione degli investitori. Bene anche il comparto Hotels
Il volume degli investimenti nel Commercial Real Estate in Italia, nei primi sei mesi dell'anno, è pari a 3,2 miliardi di euro, in calo del 22% rispetto allo stesso periodo del 2020.
"Il primo semestre dell'anno registra ancora gli effetti della pandemia, con un allungamento nei tempi necessari alle transazioni, che si riflettono in un volume d'investimenti inferiore del 22% rispetto al 2020", dichiara Silvia Gandellini, Head of Capital Markets di CBRE Italy. "In questo contesto, evidenziamo una vivacità nei volumi transati nel primo semestre per i settori Residenziale e Logistica, che magnetizzano l'attenzione degli investitori.

Molto interessante è la ripartenza registrata nel secondo trimestre per il settore Hotels, per il quale gli investitori più avvezzi al rischio stanno attivamente concludendo deal value-add, in previsione di una ripresa del settore a medio termine.
Più lenta invece la ripresa per le asset class che da sempre trainano il nostro mercato, ma con buone prospettive per il futuro a breve-medio termine".
La presenza degli investitori stranieri torna alle percentuali medie pre-emergenza sanitaria, con il 68% sul totale degli investimenti, dopo il calo registrato nel corso dello scorso anno.
Si registra inoltre una stratificazione degli investimenti sulle diverse asset class, in questo semestre, molto più varia rispetto alla media degli ultimi anni.
Vediamo un'analisi per comparto.
Settore uffici in contrazione
Il settore Uffici chiude il semestre con un volume pari a 740 milioni di euro investiti, in forte contrazione rispetto ai primi sei mesi del 2020: i ritardi causati dalla situazione COVID-19, uniti a un costo di financing più elevato e alla cautela degli investitori in attesa di maggiori certezze sul futuro degli uffici, hanno portato a richieste di repricing e a un calo del numero delle transazioni.

Ciò nonostante, la pipeline per l'anno è intensa e ci si aspetta di chiudere il 2021 con volumi di transazioni non lontani da quelli del 2020, complice anche un maggiore ottimismo sulle operazioni value-add, maggiore profondità di mercato in location non centrali rispetto all'anno precedente ed infine un confermato interesse per immobili core.
Un forte segnale di una possibile ripresa del mercato è anche il take-up che, su Milano, torna ai livelli del 2019, con 110.000 mq di assorbimento registrati, una performance che aiuta a ridimensionare i timori relativi alla riduzione di domanda di spazi a uso uffici nel post pandemia.
Prosegue la crescita della logistica
La Logistica continua a consolidarsi e prosegue la sua crescita: i volumi di investimento sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a quota 620 milioni di euro. La pipeline per i prossimi mesi è molto ricca.
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