La digitalizzazione à una vera priorità per progetti B2B?
Quasi 8 aziende su 10 investono meno del 5% del proprio fatturato. Per il 39% delle imprese è un problema di volontà , mentre per il 37% è il desiderio di mantenere la propria competitività sul mercato.
Manca una chiara visione
Ancora troppo pochi gli investimenti in digitalizzazione da parte delle aziende italiane.
Lo rivela un nuovo sondaggio condotto dall'Osservatorio Digital B2B della School of Management del Politecnico di Milano per conto di SAP Concur e Altea People, dal titolo "La Digitalizzazione in ambito B2B: leve, barriere e priorità future".
Più precisamente - hanno affermato Paola Olivares, Direttore Osservatorio Digital B2B, Politecnico di Milano e Camillo Loro, Ricercatore Senior Osservatorio Digital B2B, Politecnico di Milano - il 78% delle aziende rispondenti investe meno del 5% del proprio fatturato in progetti di digitalizzazione.

I fattori che ostacolano l'implementazione di questi progetti sono diversi, ma in particolare i rispondenti hanno indicato come primarie: l'assenza di una chiara visione sul digitale (35%), resistenze al cambiamento da parte del personale interno (35%) e costi di attivazione troppo elevati (35%).
"Come SAP Concur siamo specializzati nei processi di gestione della spesa e in molte aziende notiamo la mancanza di pianificazione digitale e una forte resistenza alla trasformazione digitale", commenta Gabriele Indrieri, Country Manager per l'Italia, Malta e Grecia di SAP Concur (a sinistra nella foto).
"Tuttavia le normative stanno sempre di più portando l'attenzione alla rivalutazione della gestione della spesa attenta ai costi e alla sostenibilità , cosa non spesso semplice.
Il nostro obiettivo è quello di portare la tecnologia nelle case e negli uffici dei nostri clienti per permettere loro di godere dei benefici della digitalizzazione come maggiore efficienza, sicurezza e produttività , controllo e integrazione dei sistemi".

La digitalizzazione, tuttavia, è stata indicata dal 44% delle aziende come una delle priorità di investimento delle aziende nei prossimi 2 anni, preceduta solo dall'esigenza di sviluppare nuovi prodotti e servizi (indicata dal 54% delle imprese) e seguita dallo sviluppo di nuovi mercati (26%), dal rafforzamento della forza vendita (20%), dall'internazionalizzazione dell'azienda (17%) e dalla sostituzione di macchinari obsoleti per rendere più efficiente il processo produttivo (13%).