Automotive: la digitalizzazione può contribuire alla ripresa
Massimiliano Grippaldi (PFU Italia): consente alle organizzazioni di elevare il livello di intelligence organizzativa che aiuta a prendere decisioni migliori in un mercato altamente competitivo
I dati sono diventati una delle risorse aziendali in assoluto più preziose, ed essere in grado di gestirli nella maniera più efficiente è diventato una vera priorità per ogni organizzazione.
Si tratta di un tema che riguarda ogni settore, dalla pubblica amministrazione, alla sanità , fino al manifatturiero.
Il cambiamento che abbiamo vissuto nel corso degli ultimi dodici mesi ha evidenziato una significativa rivoluzione anche nel settore dell'automotive.

I processi di vendita tradizionali delle autovetture, che prevedono una gestione di pratiche, ad esempio per l'immatricolazione, ma anche le iscrizioni a scuola guida, hanno subito un netto cambiamento, con concessionari e agenzie che si sono ritrovati ad affrontare nuovi approcci completamente digitali e aspettative degli utenti profondamente cambiate.
Se prima della pandemia recarsi in concessionaria per visionare i vari modelli a disposizione, effettuare prove e trattative era più o meno la norma, nel corso del 2020 le abitudini si sono trasformate, per rispettare tutte le normative sanitarie imposte.
Di conseguenza, chi era interessato ad acquistare un'auto nuova o a prendere la patente, ha affrontato nuove linee guida digitali che hanno consentito - e consentiranno - di procedere senza spostamenti e incontri fisici.
Dagli appuntamenti online per conoscere il rivenditore e visionare le auto, alla compilazione di moduli per accettare e confermare le condizioni di vendita o all'iscrizione per ottenere la patente.