Come e perché investire in innovazione conviene sempre
Stephen Dover (Franklin Templeton): richiede una conoscenza intuitiva e fondamento, perché valutazioni, rivoluzioni e piani aziendali come pure crescita e ritmo delle innovazioni, sono aree in cui trovare inefficienze del mercato azionario
La seconda rivoluzione industriale è ormai in atto: dall'automazione delle attività cognitive all'ascesa dell'intelligenza artificiale (IA) e, con essa, gli impatti economici dell'innovazione che vanno oltre il prodotto interno lordo (PIL).
L'innovazione fa progredire le pratiche commerciali, i servizi e i prodotti e, quando compenetra l'economia, aumenta la produttività e stimola la creazione di ricchezza economica.

Ma non tutte le innovazioni alla fine avranno successo o creeranno valore.
Recentemente ho discusso di investimenti nell'innovazione nella cornice della nostra serie "Cosa pensano i nostri gestori" con Aram Green, Managing Director di ClearBridge Investments, e Matt Moberg, Senior Vice President di Franklin Equity Group.
A nostro giudizio, con ogni probabilità l'inflazione che stiamo registrando oggi ha carattere transitorio.
Gli attuali catalizzatori dell'inflazione potrebbero svanire nel corso dell'anno quando il ripristino della catena di approvvigionamento consentirà finalmente alla produzione e all'offerta di soddisfare la domanda, la domanda derivante dallo stimolo fiscale rallenterà , l'economia cinese decelererà e i fattori strutturali a lungo termine che hanno tenuto bassi i prezzi - tra cui l'innovazione e i suoi incrementi di produttività - continueranno a farsi sentire.