Covid-19: la tecnologia UV-C per la sanificazione dell'aria rende più sicuri i luoghi pubblici e di lavoro
Luca Beghelli: laboratori accreditati ed università hanno testato e certificato questa soluzione confermando l'efficacia nella disattivazione di virus e batteri fino al 99,66%
La ripartenza delle attività economiche del Paese passa anche attraverso una ripresa dei flussi turistici, al cui successo anche la ripresa degli spostamenti aerei può concorrere in modo significativo.
Va in questa direzione l'intervento di installazione di dispositivi di sanificazione dell'aria, realizzati da Beghelli con i propri sistemi a tecnologia UV-C, per rendere "covid-free" gli ambienti dell'aerostazione di Forlì.

Si tratta di complessivi 6000 metri quadrati, ove sono attivi 8 gate attraverso i quali possono transitare complessivamente 1 milione di passeggeri l'anno.
L'intervento ha previsto l'installazione di apparecchi SanificaAria, che sfruttano la radiazione UV-C con tecnologia UVOxy, per l'inattivazione di batteri e virus.
Una tecnologia tutta italiana che nasce dalla collaborazione tra la Beghelli e la ricerca, che ha dato vita a una soluzione basata sulla tecnologia UV-C per la sanificazione dell'aria in ambienti indoor.
La tecnologia UV-C permette in ambienti come uffici, scuole, ristoranti, bar, palestre, ospedali, industrie, fino ad arrivare alle abitazioni private, di sanificare l'aria attraverso un sistema a camera chiusa saturato con raggi UV-C.
Attraverso l'esclusiva tecnologia UVOxy utilizzata da Beghelli nei prodotti SanificaAria, l'aria è aspirata attraverso un sistema di ventole e canalizzata a contatto con la luce ultravioletta all'interno di SanificaAria, da cui fuoriesce sanificata.
I raggi ultravioletti restano sempre confinati all'interno della cella di flusso dell'apparecchio senza entrare in contatto diretto con le persone.
La sanificazione può essere quindi continua, anche mentre le persone si trovano all'interno dell'ambiente.
Decisamente uno strumento estremamente utile per le aziende, che si trovano ad affrontare il progressivo ritorno dei dipendenti sul luogo di lavoro.
Secondo Luca Beghelli, Direttore Marketing, "la pandemia dovuta al COVID-19 ha costretto le aziende ed i loro SPP (Servizio di Prevenzione e Protezione) a fronteggiare una situazione di rischio completamente inedita.

I protocolli emessi dagli Enti preposti hanno identificato il distanziamento, l'uso di mascherine e la disinfezione delle mani come le misure per contenere il rischio contagio.
Ma queste indicazioni vengono riconosciute nelle valutazioni dei rischi tipiche della sicurezza sul lavoro come non sempre sufficienti.
Il D.Lgs.
81/08 richiede infatti ai datori di lavoro di adottare misure tecniche e procedurali per evitare ai lavoratori l'esposizione ad agenti biologici, adottando le soluzioni di «massima sicurezza tecnologicamente fattibile», anche affinché i lavoratori dispongano di 'aria salubre' e anche negli ambienti dove non sia possibile ventilare in modo adeguato.
I dispositivi SanificaAria che abbiamo realizzato utilizzano i raggi ultravioletti quale sorgente di sanificazione: aspirano l'aria all'interno di una camera opportunamente dimensionata dove sono posizionate le lampade UV-C, che disattivano gli agenti patogeni eventualmente presenti e rimettono in circolo l'aria sanificata in continuazione e possono essere utilizzati 24 ore su 24 anche in presenza di persone all'interno dell'ambiente perché sicuri.
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