Rory McIllroy ancora in testa tra i golfisti per le potenzialità di guadagno
Enrico Roverve (Duff & Phelps): la forza del brand e la capacità di attrarre sponsor sono le principali leve che guidano i potenziali introiti futuri dei giocatori professionisti di golf
Lo sport può esser guardato anche con occhi diversi da tifo e passione.
L'aspetto economico e finanziario è sempre più preponderante, specialmente in sport globali come il golf.
A questo proposito, Duff & Phelps, divisione di Kroll, ha annunciato i risultati della seconda edizione del Professional Golfers' Future Career Value Study, la classifica dei golfisti professionisti maschi sulla base dei loro potenziali guadagni futuri.

L'indagine, che è stata realizzata dalla Practice Valuation Advisory Services, ha preso in esame più di 1.000 golfisti professionisti e ha inserito nel ranking i primi 60 sulla base del loro Future Career Value (FCV) che riflette il valore attuale delle vincite potenziali degli atleti, dei loro introiti da sponsorizzazioni e dei guadagni stimati provenienti dal nuovo piano di incentivi ideato dal PGA Tour e denominato Player Impact Program (PIP).Â
Anche se la recente vittoria di Phil Mickelson al PGA Championship all'età di 50 anni lo ha reso il golfista più anziano a trionfare in una gara major e ha dimostrato che anche i giocatori sopra i 50 anni possono ancora avere un significativo valore sia dentro che fuori il campo di gara, Duff & Phelps ha scelto di focalizzarsi sulla stima degli introiti degli atleti fino al cinquantesimo anno di età .

Per il secondo anno consecutivo, la testa della classifica è appannaggio del golfista nordirlandese Rory McIllroy, con una stima dei guadagni futuri di 401 milioni di dollari, circa un terzo più dello statunitense Justin Thomas, che conferma la sua seconda piazza.
Tra i migliori 10 atleti della classifica 2021, otto erano presenti nella Top Ten anche l'anno scorso, a cui si aggiungono le new entry Viktor Hovland e Collin Morikawa.