Ripartita la ristorazione: finalmente crescono le prenotazioni
Andrea Arizzi (The Fork): dobbiamo cercare di risollevare questa industria che è un valore non solo economico ma anche culturale
E dopo un periodo infinito in cui tra lockdown e chiusure di varia natura, finalmente il comparto della ristorazione intravede l'uscita da tunnel e può iniziare a tornare ad una attività che era normale prima della pandemia.
Pur con limitazioni di vario tipo, ristoranti e pizzerie, che rappresentano una delle eccellenze italiane, ricominciano a vedere un afflusso di clienti.
Ne abbiamo parlato con Andrea Arizzi, Head of New Business Italy & France di The Fork.
Un anno per la ristorazione davvero complicato.
Davvero, un settore martoriato da questo Covid-19.
Con la riapertura si è visto qualcosa.
Come The Fork abbiamo visto che c'è stata una ripresa sostanziale e siamo molto contenti dell'evoluzione delle ultime settimane.

Abbiamo vissuto dei mesi veramente molto intensi e noi non abbiamo mai smesso di lavorare perché abbiamo cercato sempre di pensare al futuro, quello che è il nostro presente.
Cosa avete fatto?
Abbiamo cercato di capire le nostre priorità e le cose che dovevamo fare e cambiare per migliorarci e offrire un servizio migliore.
La vita in azienda era complicata, perché per esempio io ero abituato a lavorare e a produrre e quindi trovarsi a non produrre è terribile.
Ora che tutto sta ripartendo siamo tutti più sereni e i dati sono estremamente incoraggianti, non solo per noi ma per tutta quella che è l'industria della ristorazione.
Per dare un primo dato: nella settimana che si è conclusa con la domenica 6 giugno c'è un bel più 108 per cento in termini di prenotazioni rispetto a quella che è stata la prima settimana delle riaperture, quindi più che raddoppiato il numero di prenotazioni.