Il primo passo per abbattere tali barriere è quello di garantire la massima trasparenza operativa e prevedere strumenti che consentano di investire anche piccole somme di denaro.
In secondo luogo, ed è probabilmente questo l'aspetto più impegnativo, è necessario diffondere una maggiore cultura finanziaria nel Paese, attraverso percorsi educativi che, fin dall'età scolastica, possano accrescere le competenze di base, e non solo nei corsi di economia".
Una diversa gestione dei risparmi tra le priorità del lockdown
L'obbligo di restare a casa durante i diversi lockdown ha stravolto la quotidianità degli italiani e ha avuto un forte impatto sulla propria giornata e sul modo di passare il tempo.
Il primo effetto è stato quello di ripiegare sulle attività possibili all'interno delle mura domestiche, cogliendo l'occasione per esplorare nuove passioni e dedicarsi a quanto rimandato da tempo.
Il 43% degli intervistati ha dichiarato che sperimentare una diversa gestione dei risparmi investendo ad esempio in azioni o criptovalute è stata la scelta più gettonata per sfruttare il tempo libero in maniera costruttiva e contenere le incertezze finanziarie portate dalla pandemia.
Un interesse percepito secondo solo ai webinar per impiegare il tempo in casa in maniera costruttiva (52%) e che supera quello verso i corsi per acquisire nuove competenze lavorative (33%) e per le attività legate alla sfera del benessere personale (30%).
"Sono molti i fattori che possono aver influenzato questa tendenza -Â spiega Merone -.
Gli italiani sono per tradizione dei grandi risparmiatori, ma sono stati spinti dalla pandemia in corso a considerare varie tipologie di investimento, come ad esempio le criptovalute.
Lo vediamo anche leggendo i nostri dati interni che ci dicono che, solo in Italia, il numero di utenti sulla piattaforma Bitpanda è più che raddoppiato rispetto al 2020".
Sicurezza e competenze fanno la differenza
Lo studio ha analizzando anche le motivazioni che spingerebbero gli italiani a investire, facendo emergere una concomitanza di fattori esterni e interni attribuibili soprattutto alla necessità di contenere l'esposizione al rischio e alla volontà di mantenere una gestione consapevole delle operazioni.
D'altronde, per il 52% di coloro che non hanno mai investito la paura di perdere soldi è risultato essere il principale freno al desiderio di investire, seguita al 43% dal timore di incappare in truffe online.
Complessivamente, la sicurezza sembra rappresentare il fattore più rilevante: il 47% degli intervistati identifica nella possibilità di operare con strumenti finanziari dal rischio contenuto il principale incentivo al primo investimento, seguito, al 41%, dalla possibilità di disporre di una somma di denaro sufficiente a non pregiudicare le spese ordinarie in caso di perdita.
Sviluppare adeguate competenze finanziarie e poter investire in strumenti non eccessivamente complessi sono invece i due fattori principali per determinare una gestione consapevole dell'investimento, rispettivamente con il 35% e il 30%.
Interessante notare come solo il 14% degli italiani seguirebbe i consigli di amici o persone di fiducia, mentre il 17% verrebbe incentivato dal ricevere un'eredità .
Sono dati che testimoniano come l'approccio all'investimento debba seguire un percorso strutturato e graduale e non possa rappresentare un'iniziativa estemporanea.
In particolare, sono proprio i giovani a dare maggior valore allo sviluppo delle competenze finanziarie: nella fascia d'età compresa tra i 18 e i 24 anni questo sembra essere il fattore più importante per iniziare ad investire (47%), contro la media del 31% espressa dagli altri gruppi d'età .
Quale budget per iniziare?
Il budget medio indicato dagli italiani che non hanno mai investito è di 260 euro.
La cifra varia sensibilmente a seconda della fascia d'età considerata: con 350 euro, gli over 55 sono il gruppo con maggiore disponibilità , al contrario dei giovani tra 18 e 24 anni che non si spingerebbero oltre i 165 euro, almeno in una fase iniziale.
I risultati della ricerca confermano anche le differenze nell'economia geografica del Paese: il budget medio per gli abitanti del Sud Italia (isole comprese) è infatti di 239 ?, contro i 297 ? di Lombardia, Piemonte e Liguria.
Inoltre, la disponibilità economica sembra essere ancora un elemento molto più limitante per le donne: tra coloro che non hanno mai investito, nel 42% dei casi hanno lamentato di non avere abbastanza soldi per investire, barriera riscontrata solo dal 30% degli uomini.
Il dato trova conferma anche nella differenza di budget: gli uomini investirebbero una cifra intorno ai 316 euro, contro i 229 delle donne.
"Se il nostro obiettivo come azienda è quello di diventare il neobroker leader in Europa, espandendoci verso nuovi mercati e aggiungendo nuovi prodotti come Bitpanda Stocks, il mio obiettivo come Country Manager di Bitpanda sarà quello di rendere gli investimenti accessibili a tutti in Italia attraverso la nostra piattaforma, semplificando l'esperienza e rimuovendo la paura e l'incertezza ad essa associate", ha concluso Merone.
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