Buying opportunity da cogliere al volo
Michele de Michelis (Frame AM): non bisogna andare in confusione alle prime difficoltà. La storia ci insegna che i saliscendi sono inevitabili e che certi settori sono oggettivamente interessanti
Quando si prenota una vacanza in un'agenzia di viaggi sia in montagna d'inverno, piuttosto che al mare d'estate (o viceversa) il comportamento di chi sceglie l'itinerario è nella maggior parte dei casi molto razionale, per lo meno a sentire amici e conoscenti.
Ormai l'italiano medio è molto lontano dalle caricature che facevano di noi negli anni 70 i vari Sordi e Villaggio e ancor prima Totò, che partivano indossando colbacco o sandali e bermuda a seconda della meta prescelta per poi rimanere regolarmente delusi dal viaggio che non era mai all'altezza delle aspettative e delle foto dei depliant proposti in agenzia.

Adesso sappiamo come muoverci, come vestirci ma soprattutto cosa fare qualora insorga qualche imprevisto.
Ci siamo, insomma, "internazionalizzati".
Perchè allora quando si ha a che fare con gli investimenti finanziari, nonostante l'educazione finanziaria sia comunque in crescita, difficilmente si riscontra lo stesso comportamento razionale?
Ancora oggi mi capita di parlare con investitori, anche professionali, con i quali condivido idee di investimento che seguono una logica di investimento (seppur io abbia a priori un approccio agnostico nei confronti del mercato) e che regolarmente alle prime difficoltà vanno in confusione.
Eppure la storia ci insegna che i saliscendi sono inevitabili.
Provate a guardare i grafici storici di aziende leader del mercato come per esempio Amazon e vedrete quante volte hanno corretto del 30-40% nella loro storia, piuttosto che settori come la biotecnologia o la robotica o altri mega trend tanto in voga adesso.
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