La pandemia non rallenta gli investimenti nell'Industria 4.0
Andrea Muggetti (Deloitte): il 63% delle imprese sta addirittura accelerando in progetti di Smart Manufacturing. In questo quadro, fondamentale il Next Generation Plan europeo
L'impatto della pandemia di COVID-19 sui conti economici e gli stati patrimoniali delle aziende manifatturiere italiane non ha fermato l'interesse verso le soluzioni di Industria 4.0.
Durante la pandemia, infatti, il 63% delle imprese indagate non solo non ha interrotto i flussi di capitali a supporto dei progetti di Smart Manufacturing, ma li sta accelerando dedicando in media più di 1/3 del factory budget.
È questo il quadro che emerge dal report di Deloitte "L'importanza di un approccio ecosistemico alle iniziative di Industry 4.0 - una fotografia del settore manifatturiero italiano", condotto tramite un sondaggio online a oltre 850 dirigenti di aziende manifatturiere in 11 Paesi a livello mondiale (Italia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Messico, Spagna, UK e USA) e su interviste qualitative condotte a oltre 30 executive del comparto.

Secondo Andrea Muggetti, Industrial Products & Construction Sector Leader di Deloitte, "alla luce di questi numeri il Next Generation Plan europeo rappresenta uno stimolo per le riforme, ma anche la possibilità di accelerare la trasformazione digitale delle aziende manifatturiere italiane, alle prese con una sfida chiave per recuperare competitività e abilitare il paradigma della fabbrica digitale.
Nella definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarà centrale adottare un processo di modernizzazione strutturale attraverso una strategia organica, che porti investimenti nelle tecnologie emergenti e sostegno allo sviluppo tecnologico".
Le aree di eccellenza italiane in ambito Industria 4.0
A livello italiano, dal report sono emersi tre ambiti specifici dove le nostre aziende eccellono, riuscendo a gestire su ampia scala le iniziative di Industria 4.0 e dimostrando un grado di maturità maggiore rispetto ad altre geografie: l'automatizzazione di magazzini e centri di distribuzione (57%), l'uso di sensori in grado di rilevare la qualità di un prodotto/processo aziendale (53%) e prodotti smart e interconnessi grazie a tecnologie IoT (40%).