Sei in smartworking? Concilia produttività e benessere
I lavoratori da remoto che praticano la mindfulness migliorano del 10% l'emotività , del 15% il benessere psicologico, del 18% il benessere sociale. E riducono del 25% lo stress
Con il COVID-19 si è assistito ad un aumento dei risultati, ma anche maggior sfruttamento del benessere emotivo, sociale e psicologico nel lavoro da remoto imposto dalla pandemia, che spesso si è tradotto in un aumento dello stress, per la perdita delle relazioni personali e la difficoltà a porre limiti alla giornata lavorativa.
Sono i benefici della mindfullness, la chiave per conciliare produttività e benessere nello smartworking, come dimostra lo studio "Balancing well-being and performance in the virtual workplace", realizzato da Boston Consulting Group (BCG) e Awaris, che hanno intervistato complessivamente 550 manager provenienti da tutto il mondo, prima e dopo la partecipazione a due programmi di sviluppo mindfulness di 10 settimane durante la pandemia.

Con il lavoro da remoto, il 66% dei manager intervistati rileva un aumento del livello complessivo di stress e l'81% fa fatica a stabilire limiti all'orario di lavoro e "disconnettersi", con una perdita di benessere, ma anche una correlazione negativa sulla produttività .
I manager che hanno partecipato a pratiche di mindfulness però evidenziano in media un miglioramento del 10% della loro emotività rispetto alla condizione precedente, del 15% del benessere psicologico e del 18% del benessere sociale.
Inoltre, le pratiche mente-corpo di concentrazione e meditazione hanno migliorato la capacità di gestire lo stress, permettendo di aumentare la consapevolezza e di raggiungere un migliore equilibrio interiore.
In seguito ai programmi di mindfulness il livello di stress percepito dai manager è calato del 25%, passando da un punteggio di 6.5 a 4.9.