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21/04/2021

economia

Le prospettive di una ripresa economica globale

Sébastien Galy (Nordea AM): USA, Cina ed Europa cresceranno. prevediamo di assistere a periodi di volatilità nonché a periodi di aspettative di crescita più basse

Il primo trimestre ha beneficiato dei primi segnali di riapertura dell'economia mondiale grazie ai vaccini e alla grande spesa pubblica. Prevediamo una ripresa economica globale che si svilupperà lentamente nel secondo trimestre e che accelererà nella seconda metà dell'anno.
È probabile che l'inflazione aumenti. Essendo tale aumento principalmente una conseguenza dei livelli di partenza molto bassi (effetto base), le banche centrali probabilmente lo ignoreranno.
Riteniamo che un contesto caratterizzato da una ripresa della crescita e da banche centrali che mantengono posizioni attendiste sia favorevole ai mercati emergenti, trainati in particolare dalla crescita dell'economia cinese e di quella indiana. Vi è però un altro aspetto da considerare. Con il miglioramento economico globale, aumenteranno anche i timori che la fine delle politiche monetarie accomodanti sia imminente.
Ciò significa, a sua volta, una curva dei rendimenti più ripida negli Stati Uniti e una pressione sui titoli growth. In tale contesto, le infrastrutture quotate, le soluzioni flessibili e i covered bond tendono a ridurre efficacemente i rischi di portafoglio.



Un certo ottimismo europeo


Il consensus prevede una crescita dell'economia europea del 4,3% nel 2021, data una distribuzione dei vaccini più lenta rispetto a quanto avviene negli Stati Uniti, in particolare in Germania. La speranza è che questa situazione migliori man mano che un maggior numero di vaccini sarà disponibile.
Il pacchetto fiscale COVID-19 dell'Unione europea offre inoltre molte speranze per i paesi periferici, in particolare il pacchetto da 200 miliardi di EUR per l'Italia, guidata da Mario Draghi. La BCE dovrebbe restare in attesa anche in caso di aumento dell'inflazione nel 2° trimestre e contrastare eventuali forti impennate nei rendimenti dei titoli sovrani.

Ripresa economica degli Stati Uniti


Si prevede che l'economia USA crescerà almeno del 5% nel 2021. Tuttavia, con un pacchetto fiscale da 1,9 trilioni di dollari già approvato, e uno da 3 trilioni attualmente in fase di studio, la crescita degli Stati Uniti dovrebbe superare il consenso.
Il nocciolo della questione è se la situazione sarà così inflazionistica da indurre la Federal Reserve a reagire.

Questo dibattito dovrebbe continuare ad animare i mercati nei prossimi mesi, mettendo un po' di pressione al rialzo sulla curva dei rendimenti dei Treasury USA. La nostra ipotesi è che la Fed resterà in attesa fino al 2023, riducendo gli acquisti di obbligazioni nel 2022.

Crescerà anche la Cina


La Cina sta attraversando una fase di debolezza a causa della recrudescenza dei casi di COVID-19 che dovrebbe pian piano scomparire. La politica fiscale resta accomodante, mentre i consumi continuano a ristagnare ma dovrebbero migliorare man mano che il mercato del lavoro si consolida.
Le esportazioni sono solide e si prevede che si rafforzeranno sulla scia di una domanda mondiale più elevata. In particolare, si prevede che le esportazioni di semiconduttori in Asia-Pacifico continueranno ad aumentare. Di fronte a questo e all'elevato rischio nel mercato immobiliare e, in certa misura, in quello finanziario, la banca centrale probabilmente aumenterà i tassi di interesse di soli 20 punti base nella seconda metà dell'anno, mentre la crescita dovrebbe tendere all'8%. Il governo probabilmente continuerà a perseguire un programma di prudente riduzione dei rischi nei settori immobiliare e finanziario, oltre a portare avanti il Piano quinquennale, ponendo l'accento sulla tecnologia, sulle iniziative green e sui consumi.


Di fronte al rischio di un confronto con gli Stati Uniti, è probabile che la Cina intervenga meno sul mercato valutario.
 



Implicazioni per gli investimenti


La ripresa dell'attività economica in Cina e in India può essere espressa attraverso le azioni della regione Asia-Pacifico. Ci concentriamo anche sull'empowerment sociale, un megatrend globale sostenuto da molteplici motori (economici, sociali e tecnologici), mentre i titoli azionari possono essere visti come una protezione parziale nei confronti dell'inflazione.
Anche qualora l'economia si surriscaldasse, le infrastrutture quotate dovrebbero beneficiare della spesa pubblica in Europa e negli Stati Uniti.
Si tratta di un'asset class difensiva, attualmente scambiata a sconti storicamente elevati e caratterizzata da un'elevata esposizione a trend di lungo periodo, come la decarbonizzazione e la crescita nel volume dei dati gestiti e scambiati, che ne favoriranno ulteriormente il potenziale di crescita. Una curva dei rendimenti più ripida dovrebbe anche favorire il debito finanziario europeo, mentre i covered bond offrono sicurezza, in particolare con duration contenuta.


Il contesto nel secondo trimestre dovrebbe essere nel complesso favorevole agli asset rischiosi, anche se il timore di periodi di inflazione elevata e persistente potrebbe modificare questo scenario. Prevediamo di assistere a periodi di volatilità, nonché a periodi di aspettative di crescita più basse. Tale contesto suggerisce di preferire soluzioni flessibili in grado di adattarsi rapidamente alle nuove circostanze utilizzando un'asset allocation dinamica.

Sébastien Galy, senior macro strategist di Nordea AM


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