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10/03/2021

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Design e sostenibilità dei notebook per rispondere alla pandemia e alle nuove esigenze

Savorelli (HP): con lo smartworking sono cambiate le necessità. Le richieste mettono al centro la qualità video, quella audio e la sicurezza, oltre che una maggior durata della batteria

La pandemia e il lavoro da remoto hanno decisamente modificato il rapporto che ogni utente aveva con il proprio PC, sia desktop sia notebook. E le nuove esigenze sono state vere e proprie linee guida per chi quei computer li produce. Ne abbiamo parlato con Giampiero Savorelli, Amministratore Delegato di HP Italy.

Da questa pandemia è emersa una realtà interessante: il ritorno prepotente dei personal computer.

Effettivamente il computer oggi è al centro della vita di molti di noi e il comparto si è trovato, un anno fa, leggermente impreparato. C'è stata un'accelerazione fortissima delle richieste, ma negli ultimi anni il mercato dei PC era stagnante, sembrava destinato ad essere un mercato di ricambio e le tante analisi raccontavano della contrazione della domanda. La pandemia, costringendoci a casa per lavorare o studiare ha cambiato le carte e ci si è persino resi conto che non era nemmeno più sufficiente avere un computer per famiglia, ma era necessario disporre di un computer per ciascun componente! Per noi di HP che abbiamo sempre posto al centro della nostra strategia il PC è stato un vantaggio, ma la domanda dei clienti era anche molto cambiata nel frattempo.



Credo che la prima richiesta abbia coinvolto la webcam.

Sì, la sua importanza è diventata fondamentale, è sorta una richiesta improvvisa di qualità. Negli anni la nostra offerta si era già orientata in questa direzione, per cui abbiamo potuto sfruttare la ricerca e sviluppo di HP per avere prodotti con una qualità delle immagini migliore e oltretutto la nuova gamma migliora ulteriormente le prestazioni.

La seconda richiesta riguardava la sicurezza?

Questo è sempre stato un nostro cavallo di battaglia, ma ha assunto un nuovo aspetto nel momento in cui si lavora e si studia, ma anche si compra da casa. Avere strumenti di sicurezza avanzata all'interno dei PC è un vantaggio e come HP abbiamo sempre proposto prodotti che montassero gli ultimi ritrovati in termini di security, gestione degli accessi e dotazioni software. Lavoriamo costantemente per migliorare questi aspetti che fanno parte dell'offerta dei nostri prodotti e sono richiesti dai nostri clienti.

Se pensiamo all'offerta e pensiamo ai notebook, com'è cambiata durante quest'ultimo anno?

Partiamo dal presupposto che per i clienti il driver principale resta il prezzo, le esigenze differenti hanno spinto a ricercare prodotti dalle caratteristiche tecniche sofisticate, la qualità della webcam come accennato, ma anche per esempio l'audio, perché non è più solo una questione di sentire bene, ma anche di microfoni che possano catturare la voce nel modo migliore.

Poi ci sono le richieste meno evidenti, come le tastiere che definiamo come quite keyword, cioè tastiere silenziose che riducono i rumori quando digitiamo perché comunque ci troviamo a lavorare in ambienti diversi, magari con spazi più piccoli rispetto all'ufficio e spesso in casa si è insieme. Non dimentichiamo poi l'aspetto della privacy, per esempio legato sempre alle webcam, con una funzione che permette di oscurare immagini alle nostre spalle.

E arriviamo alla durata dalle batteria.

Sia per lavoro, ma soprattutto lo vediamo nelle scuole, la batteria è diventata un elemento importante. La richiesta del mercato è di avere dispositivi con un'autonomia che sia almeno superiore alle 12 ore, quando prima la normalità ed avere un'autonomia di 6-8 ore. In questa nuova normalità la nostra produttività è cambiata, cioè passiamo più tempo davanti al PC non solo per lavorare o studiare, ma anche per fare acquisti, dialogare con i parenti o per giocare. Esigenze nuove da soddisfare.

Lo smartworking è diventata un'abitudine, ma anche il lavoro in ufficio è cambiato.




La comunicazione da remoto è diventata un elemento di business, ma riguarda sia lo smartworking sia il lavoro in ufficio perché le riunioni si fanno comunque in modalità mista. E' un cambiamento sociale che richiede dispositivi estremamente flessibili. In pratica, abbiamo cambiato il design verso la Collaboration, ossia tutta la tecnologia che permette di fare quello che stiamo facendo noi in questo momento, cioè di comunicare da remoto, sia da un punto di vista della qualità suono e che della riduzione del rumore, ma anche video in riproduzione e per le riprese, nonché una collaborazione molto spinta con i produttori di software presenti sul mercato per poter condividere i progressi e migliorare l'esperienza d'uso. Il secondo aspetto, sempre a livello di design, riguarda la sicurezza.
Avevamo capito la sua importanza inserendo la possibilità di oscurare lo schermo a chi non si trova esattamente di fronte al computer, per esempio per non far leggere le informazioni da chi è seduto nel sedile di fianco di un aereo, ma ora bisogna tutelare la privacy in casa.


La protezione dei dati non è più solamente un tema di accesso o di protezione, ma una gestione del rischio ed è necessario pensare a come proteggere in tutte le possibili situazioni. Il terzo aspetto è la sostenibilità.
In HP siamo sempre molto impegnati nel rispetto dell'ambiente, tra i nostri business c'è quello delle stampanti in cui siamo protagonisti di un cambiamento che dura da diversi anni verso un uso più ecologico degli strumenti. La sostenibilità oggi coinvolge l'azienda a 360 gradi, con una supply chain che è stata rivoluzionata, con gli involucri dei prodotti che non utilizzano la plastica e nel caso si utilizza quella riciclata. Quello che mi preme sottolineare è che abbiamo annunciato l'arrivo sul mercato di prodotti che utilizzano materiali riciclati, penso al nostro notebook di punta, il Dragonfly che è stato fatto con plastica che altrimenti sarebbe finita nell'oceano.

Siete molto impegnati anche per la formazione, nell'education.

Lo facciamo con dei prodotti dedicati, la cui linea parte dal 2016 e che oggi ha ricevuto un refresh.


Siamo presenti nelle scuole e a maggio dello scorso anno abbiamo inaugurato una piattaforma digitale, in collaborazione con diversi partner, a cui possono accedere insegnanti e studenti per cercare di agevolare la didattica a distanza che si è dimostrata come un anello debole. E' necessario offrire esperienze migliori e semplificazione, perché sappiamo quanto la tecnologia possa essere complicata.
Le scuole non hanno mai brillato per innovazione nel nostro Paese e questa pandemia ha accelerato i processi di adozione, ma anche di presa di coscienza delle competenze necessarie e si è sviluppata una sensibilità diversa. Era necessario quindi un nostro impegno per migliorare la situazione e mitigare i problemi, soprattutto ascoltando le necessità per cercare delle soluzioni per poi metterle a disposizione di tutti.


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