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03/03/2021

idee

Il Canada è il Paese più innovativo al mondo. L'Italia al 12° posto

L'Innovation Investment Index ha analizzato l'ammontare del sostegno finanziario fornito alle startup in 18 delle economie principali a livello globale

I governi di tutto il mondo riconoscono la necessità di promuovere, proteggere e finanziare le startup, ma quale delle economie più importanti del mondo sta facendo di più per promuovere l'innovazione? Del resto, i brevetti svolgono un ruolo sempre più importante nell'innovazione e nella performance economica, visto che sono aumentati 13 volte negli ultimi 10 anni e su questo occorre puntare se si vuol avere un ruolo di protagonisti nel futuro prossimo.
Per fornire un quadro complessivo di quali siano i Paesi che si stiano muovendo per promuovere questo ecosistema di nuove imprese, l'Innovation Investment Index di money.co.uk ha analizzato l'ammontare del sostegno finanziario fornito alle startup in 18 delle economie principali a livello globale.
Lo studio prende in considerazione molti fattori: il numero di startup, la percentuale di imprese che sono effettivamente startup, imprese pro capite, volume dei contributi pubblici offerti, importo totale delle sovvenzioni, e infine, il Pil del Paese (2019).


Ogni Paese può ottenere un massimo di 10 punti per ciascuno, con un punteggio di innovazione massimo pari a 60.
A sorpresa, con un punteggio di 45,5 punti su 60, il Canada è in cima all'Innovation Investment Index, rendendolo il Paese con il maggior supporto per mantenere le sue attività fiorenti fino al 2021.
Più della metà delle imprese canadesi sono startup (52,6%) che utilizzano i 413 sussidi per queste imprese resi disponibili dal governo. È chiaro che qui lo stato è decisamente impegnato a sostenere l'innovazione.
Guardando al dato pro capite, la Danimarca ha il maggior numero di imprese registrate (0,17), molte più dello 0,04% del Canada, ma solo il 3,64% di esse è classificata come startup, quindi a Copenhagen si potrebbe fare di più per promuovere l'innovazione.
Lo studio rivela che gli Stati Uniti hanno la più alta quantità disponibile complessiva, con 1,2 mln di sterline (lo studio è basato su questa divisa) messi a disposizione per le nuove imprese tramite sovvenzioni di avvio. Seguono la Danimarca con 901 mila sterline e il Belgio con 631 mila.
Il Belgio è in cima alla lista delle nazioni con le sovvenzioni più sostanziose per le nuove imprese.

Qui gli imprenditori possono richiedere due diverse sovvenzioni, suddivise su un valore totale di 631.208 sterline. Seguono Danimarca (£ 180.000) e Stati Uniti (£ 128.000)
La Germania ha uno dei rapporti di startup più bassi nell'indice, 0,17% e solo 0,04 imprese pro capite registrate in totale, e un erogato di 21,6k di sterline.
L'Italia si classifica al 12° posto ci un punteggio di 22,5 su 60, con un erogato di poco superiore alle 90mila sterline (0,48 di imprese registrate pro capite ma solo lo 0,03 di startup), poca cosa rispetto a 500k della Gran Bretagna, o 450,9k dell'Austria.
Peraltro, con più di un'impresa su 10 classificata come startup, il Regno Unito ha più del doppio dei finanziamenti pubblici disponibili per le nuove imprese rispetto alla media dei Paesi europei.
E se guardiamo ai brevetti, vero valore aggiunto delle startup, al primo posto troviamo Israele, seguito da Irlanda, Austria, Danimarca e Belgio. L'Italia è il fanalino di coda al 18° posto, segno che c'è molto da fare.
Commentando i risultati dell'Innovation Investment Index, l'esperto di finanza personale di money.co.uk, Salman Haqqi, spiega perché le piccole imprese continueranno a svolgere un ruolo vitale sulla scena mondiale: "l'innovazione è la chiave per il successo di qualsiasi azienda, in particolare di quelle che si trovano nella fase di startup o di scaleup.

Le piccole imprese svolgono un ruolo significativo all'interno delle supply chain anche delle economie più grandi e potenti.
Affinché l'innovazione abbia un impatto positivo sull'economia, devono essere messe in atto misure che includano un aumento della spesa per borse di studio che consentono la ricerca e lo sviluppo, nonché investimenti nell'istruzione.
A un livello più individuale, le piccole imprese stesse possono promuovere l'innovazione investendo nei propri dipendenti e incoraggiando la ricerca e lo sviluppo
".


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