Manager sulla graticola - recensione del libro "Allenarsi per il futuro. Sfide manageriali del XXI secolo" di Gabriele Gabrielli
Il cambiamento che stiamo vivendo è senza precedenti e coinvolge ogni aspetto della vita organizzativa.
I fattori che lo originano sono di natura diversa e occorre allenarsi con le loro implicazioni
L'Italia, si sa, è il Paese dei 56 milioni di C.T.
Ciascuno di noi, attratto o meno dal mondo del calcio, si sente autorizzato a disdettare di schemi e a tracciare la sua formazione tipo.
Scopriamo, ora, che anche i manager sono in una situazione per certi versi simile.
Gabriele Gabrielli, consulente noto ai più, ha appena curato un interessante pubblicazione dal titolo emblematico: "Allenarsi per il futuro.
Sfide manageriali del XXI secolo", edito da FrancoAngeli.
Con l'apporto di 12 firme autorevoli, tratteggia un interessante scenario delle sfide che attendo i manager di oggi per traghettare nel mondo sempre più complesse - ed esigente - le generazioni future.

L'incipit è chiaro, e complesso: viviamo in un'era in cui sono molteplici le variabili esterne che condizionano il nostro futuro.
L'economia, e quindi l'impresa, è chiamata a fare la sua parte.
Ma come?
Nei diversi contributi si analizzano questi possibili campi d'azione, partendo, ad esempio, dalla variabile demografica, dall'impatto dell'urbanizzazione, ovvero il crescente accentramento di milioni di cittadini in città che per dimensione sono paragonabili a stati.
Il flusso delle migrazioni, con i problemi, ma anche opportunità, di integrazione di culture, aspettative e attitudini differenti.
La crescita, lo sappiamo, non potrà più procedere spedita come è stata fin ora, dovendosi mettere al centro la sua sostenibilità non solamente ambientale, ma anche sociale.
Ecco dunque la parte di sintesi, se vogliamo, ovvero come declinare queste nuove emergenze con l'impresa e la sua capacità di crescere (perché questa è comunque la sua primaria destinazione) senza tuttavia aggravare la situazione complessiva.