La Digital Transformation è la chiave per trattenere i talenti
David Mills (Ricoh Europe): la pandemia ha cambiato le esigenze e le aspettative dei lavoratori. Le piccole aziende devono riuscire a supportarli con tecnologie che migliorino la loro esperienza
In pochi avrebbero potuto prevedere l'impatto della pandemia di COVID-19 sulle aziende di tutto il mondo.
Per le piccole imprese, l'onda d'urto è stata particolarmente dirompente: la maggior parte di esse non disponeva degli strumenti adeguati per adattarsi rapidamente al cambiamento e ha fatto troppo affidamento sul fatto che i dipendenti riuscissero comunque a svolgere le proprie attività .
Una ricerca Ricoh ha messo infatti in evidenza come il 48% dei lavoratori delle piccole aziende europee ha utilizzato i dispositivi personali per lavorare da remoto durante i primi mesi della pandemia riscontrando però problematiche tecniche e di connessione che hanno frenato la produttività .

Collaborare nel workplace ibrido
L'approccio dei dipendenti nei confronti degli ambienti di lavoro è cambiato.
Lo scorso anno il 28% del campione d'indagine coinvolto in uno studio Ricoh affermava che l'ufficio tradizionale sarebbe scomparso entro 10 anni.
Nella ricerca che Ricoh ha condotto durante la scorsa estate la percentuale sale al 48%.
Siamo entrati nell'era del lavoro ibrido in cui i dipendenti svolgono le proprie attività in parte in ufficio e in parte da remoto.
L'obiettivo per le aziende deve dunque essere quello di integrare spazi fisici e virtuali grazie a tecnologie che portano in primo piano collaborazione e flessibilità .
C'è ancora molto da fare per raggiungere questo traguardo: il 24% dei dipendenti delle piccole imprese lamenta di non disporre degli strumenti necessari per lavorare da remoto con i propri colleghi e per supportare i clienti in modo ottimale.