La leadership si conquista con l'lntelligenza emotiva
Daniel Goleman: una volta che hai definito la tua strategia, puoi realizzarla solo attraverso le tue persone. Devi comunicare, influenzare, persuadere, ascoltare, comprendere, motivare e ispirare
Oggi più che mai le organizzazioni hanno bisogno di leader in grado di guidarle nelle sfide globali. Abbiamo intervistato Daniel Goleman, psicologo di fama mondiale, che terrà l'evento digitale organizzato dal WOBI "Intelligenza emotiva" il 15 e 16 dicembre.
Che cos'è l'intelligenza emotiva e perché è importante all'interno delle organizzazioni?
I capi che le persone amano hanno un'elevata intelligenza emotiva (EI) e quella relazione forte produce i migliori sforzi e le migliori prestazioni delle persone stesse. Ciò, mostrano i dati, avvantaggia l'organizzazione in metriche solide come crescita e profitto, oltre a un turnover inferiore e un maggiore impegno. Ci sono quattro parti nell'intelligenza emotiva: autoconsapevolezza (quindi utilizzarla per gestire le tue emozioni dirompenti), rimanere agile, che significa perseguire i tuoi obiettivi nonostante le difficoltà e vedere il lato positivo negli eventi. La terza parte, l'empatia, permette di avere relazioni efficaci, dove guidare le persone verso obiettivi collettivi, ispirare con una missione condivisa. Infine, essere un giocatore di squadra e mentore.
Come si acquisisce o si aumenta l'intelligenza emotiva? Ci sono elementi di intelligenza emotiva innati?
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