Sono già in programma nuove edizioni per il 2021.
Per realizzare il corso avete attivato partnership con qualche ateneo?
L'EMBA è stato progettato per essere completamente digitale.
È importante evidenziare che nell'ambito della nostra Academy avremo la possibilità di coinvolgere virtualmente la migliore Faculty possibile su qualsiasi area di contenuto, coinvolgendo i principali esperti nei diversi ambiti, in base al taglio del corso e al tipo di partecipanti a cui desideriamo rivolgerci, anche attraverso percorsi personalizzati per territorio e per settore.
Voi avete decisamente un dialogo con le imprese del nostro Paese, a che punto sono?
Le imprese si trovano ad operare in scenari di mercato completamente trasformati. Dalla richiesta di formazione il messaggio che si rileva è che i manager italiani attribuiscono valore ed importanza all'accrescimento delle proprie competenze, che diventano fattore abilitante per il cambiamento. La trasformazione digitale e la sostenibilità sono diventate una necessità per le imprese.
E com'è la situazione?
Siamo positivi, la numerosità delle iscrizioni ricevute all'EMBA ne è la prova; si evince infatti un messaggio di responsabilità da parte delle imprese italiane in relazione all'accrescimento delle loro competenze professionali, per prepararsi a cogliere nuove opportunità e a farlo rapidamente.
Siete partiti dal Sud del Paese.
Quali sono i motivi di questa scelta?
L'EMBA è una delle molte iniziative per il Sud che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha avviato a supporto delle imprese.
Si tratta di territori fertili per lo sviluppo di iniziative di formazione e innovazione e quindi partiamo da questi territori, per poi allargarci a tutto il territorio nazionale. L'EMBA è stato progettato sulle specifiche esigenze delle imprese del Mezzogiorno, come vengono raccolte dalla banca nella sua quotidiana attività di sostegno alle PMI svolta dalla Direzione Regionale Sud che copre i territori di Campania, Puglia, Basilicata e Calabria guidata da Giuseppe Nargi, che ha aderito da subito con entusiasmo al progetto.
Le aziende quindi hanno risposto con entusiasmo.
La risposta degli imprenditori e dei manager è stata superiore alle attese, con un numero di richieste che ci hanno portato a raddoppiare le aule.
Il messaggio che si registra è di grande responsabilità da parte delle imprese italiane, che devono innovarsi per consolidare il vantaggio competitivo raggiunto o per riposizionarsi in scenari di mercato completamente trasformati, anche a causa della pandemia.
Le Imprese italiane hanno sicuramente una capacità di adattamento superiore a quelle di altri Paesi, è comunque necessario offrire loro strumenti utili e sostenerle nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall'emergenza.
In questo contesto Intesa Sanpaolo, che ha una visione d'insieme dei cambiamenti economici e sociali, riconosce come formazione e innovazione possano essere fattori abilitanti per lo sviluppo delle Imprese.
L'EMBA è attivato, quali sono le prime sensazioni?
La prima aula dell'EMBA è partita il 19 novembre, la seconda partirà il 1° dicembre pv.
I riscontri sono molto positivi, sicuramente aver progettato un format vicino al business consente maggiore interazione tra i partecipanti da loro molti stimoli.
Vogliamo supportare le imprese italiane ed aiutarle a comprendere in che modo possono rendere sostenibile il loro business.
Molte saranno PMI, corretto?
La partecipazione all'EMBA è prevalentemente costituita da PMI. In generale credo che, indipendentemente dalle dimensioni, gli imprenditori stiano ponendo forte attenzione ai temi formativi come fattore abilitante per il cambiamento e per garantire sostenibilità al loro business.
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