E' la tecnologia l'arma in più per i fleet manager
Le soluzioni che sfruttano l'asset tracking abbattono i costi aziendali e hanno il loro impatto sul bilancio sociale
La gestione veicoli aziendale o fleetmanagement è un tema di attualità che coinvolge migliaia di aziende in Italia. E non solo per le dimensioni del business, ma anche per gli orientamenti in termini di rapporti costi/benefici e per l'importanza delle scelte del tipo di veicolo e il relativo impatto ambientale. I più recenti report indicano che il mercato mondiale del fleet management aumenterà considerevolmente tra il 2020 e il 2025. Nel 2020 il mercato vede segni di crescita a un ritmo costante e, con una aumentata adozione di strategie da parte degli attori principali, dovrebbe crescere oltre l'orizzonte delle proiezioni. Peraltro, Il COVID-19 ha rallentato il mercato, che comunque si riprenderà .
La gran parte delle aziende ha ormai da tempo al suo interno un fleet manager, una figura responsabile di identificare le migliori soluzioni di mobilità sostenibile per tutti coloro che utilizzano mezzi dell'impresa, siano dipendenti o collaboratori. Il tutto ottimizzando la gestione della flotta non solo dal punto di vista contabile e fiscale, ma anche energetico, in ottica di ridurre l'inquinamento dell'aria e le emissioni di Co2.
A questo proposito, il parco auto aziendale entra con sempre più convinzione nella responsabilità sociale d'impresa (CSR). Secondo una recente ricerca, in Italia il 42% dei fleet manager dichiara di mettere in atto dei veri e propri piani strategici di CSR, che poi hanno il loro impatto sul bilancio sociale.
L'utilizzo di un asset  tracking basato sul cloud, come Webfleet gestione de flotta, può aiutare il fleet manager a usare modelli e schemi per un monitoraggio costante della flotta, a effettuare diverse simulazioni, sempre in un'ottica di un'ottimizzazione concreta delle prestazioni. Il mercato offre molte soluzioni software per la gestione del parco macchine, che partendo dallo scadenziario di bolli, assicurazioni, revisioni ecc, arrivano alla gestione dei centri di costo e, sempre più spesso, all'integrazione sistemi di localizzazione satellitare.
Questo è un fattore fondamentale, poichè aver sotto controllo ogni singolo veicolo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consente di aver sempre presente non solo la sua posizione con un apposito tracking in tempo reale, ma anche di poter formulare azioni di risparmio sui costi, magari analizzando lo stile di guida del conducente e il suo consumo di carburante. Tutti fattori che si riverberano sull'ottimizzazione dell'intero parco macchine, oltre che sulla gestione della forza lavoro.
Già , poiché sono molte le voci di costo tagliate da un efficace sistema di fleet management: dal Total Cost of Ownership (TCO), al consumo di carburante, ai costi dei ritardi o degli errori nelle rendicontazioni delle note spese per l'utilizzo dei mezzi.
Naturalmente, il fleet management non si occupa solo di automobili, ma è applicabile ad ogni tipologia di veicoli, anche quelli commerciali. Sono quindi interessati - giusto per far qualche esempio - il settore edile, quello dei trasporti e della logistica, quelli di servizi pubblici, oppure la catena del freddo. Parliamo quindi gestione di un parco autoveicoli che al suo interno può avere diverse tipologie di mezzi, con esigenze diverse e che generano costi che necessitano di specializzazione nella relativa considerazione.
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