Siamo un esempio virtuoso nel mondo del risk management
Alessandro De Felice (ANRA): oggi ci troviamo addirittura ad essere innovatori rispetto a quei Paesi in cui la cultura del rischio era molto più consolidata. Il 74% dei manager ha competenze certificate
La pandemia ha accelerato il processo, già in atto, di evoluzione della figura del Risk/Insurance Manager, in Italia e nel resto d'Europa. Il suo ruolo diventa sempre più essenziale nei contesti aziendali, per garantire la sopravvivenza dell'impresa nel contesto attuale e anche per costruire un futuro più resiliente: ecco quanto emerge dall'edizione 2020 dello "European Risk Manager Report", realizzato da FERMA (la Federazione delle Associazioni europee di Risk Management) e PwC e presentato nel corso del recente webinar "I Risk e Insurance Manager in Europa e in Italia, tra ruolo presente e prospettive future" di ANRA, Associazione Nazionale dei Risk Manager.
Ed è proprio l'Italia a distinguersi come caso virtuoso in Europa, dimostrando una consapevolezza sempre maggiore del ruolo dei professionisti del rischio e una maturità crescente della disciplina: il 42% dei Risk Manager italiani, infatti, è responsabile del processo di Enterprise Risk Management, curando attività quali lo sviluppo delle risk map (91%), l'implementazione e la diffusione della risk culture aziendale (82%), il disegno e lo sviluppo di misure di risk control e prevention (75%).
I risk manager italiani sono inoltre i più qualificati, dal punto di vista accademico, a livello europeo: il 74% di loro, oltre ad avere una qualifica specifica in Risk o Insurance Management, possiede anche una certificazione professionale nelle tematiche di Risk Management, o è in procinto di conseguirla, contro una media generale del 44%.
Quella del Risk Manager è una figura in continua evoluzione, che deve adeguarsi con la massima prontezza al cambiamento dei rischi e alle loro priorità. L'emergenza COVID-19 ha inoltre contribuito a mettere in luce queste caratteristiche, facendo comprendere come per le aziende sia una necessità imprescindibile poter contare su una corretta mappatura dei rischi nel breve come nel lungo periodo.
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