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14/10/2020

economia

Mutui: aumenta l'importo medio erogato e più di 1 richiesta su 3 è per surroga

 

Ivano Cresto (Facile.it): questo in virtù delle favorevolissime condizioni dei tassi di interesse che ancora perdurano e oggi sono migliori di quanto non fossero mesi fa

Nonostante lo stop legato ai mesi di lockdown, la richiesta di mutui è rimasta complessivamente solida nei primi 9 mesi del 2020 e addirittura, secondo i dati emersi dall'osservatorio congiunto realizzato da Facile.it e Mutui.it su un campione di oltre 133.000 domande di finanziamento, da gennaio a settembre 2020, l'importo medio erogato dalle banche ai mutuatari è cresciuto in un anno del 5,8% arrivando a 136.630 euro.

Mutui: aumenta l'importo medio erogato e più di 1 richiesta su 3 è per surroga

"Per capire quale sarà l'impatto complessivo del lockdown sul mercato dei mutui è necessario attendere fine anno", spiega Ivano Cresto, responsabile mutui di Facile.it, "Ma i dati raccolti fino ad ora sono incoraggianti soprattutto perché, da un lato, confermano che gli italiani hanno ancora voglia di comprare casa, dall'altro evidenziano una grande disponibilità da parte delle banche nell'erogare finanziamenti, nonostante la situazione economica generale sia oggi più incerta.
Negli scorsi mesi il settore dei mutui ha vissuto momenti difficili durante i quali, a causa della pandemia, tutto si è fermato ed il rischio vero era quello di trovarsi davanti ad una ripartenza in salita e molto difficile. In virtù delle favorevolissime condizioni dei tassi di interesse che non solo ancora perdurano, ma addirittura sono oggi migliori di quanto non fossero mesi fa, per fortuna questo non è accaduto. Nonostante il mercato immobiliare si muova ancora fa alti e bassi, si assiste ad una situazione in cui chi già ha un mutuo in essere cerca di approfittare di questi tassi surrogando il finanziamento e altri, incoraggiati da un piano di restituzione più leggero che in passato, valutano con molta attenzione l'ipotesi di impegnarsi nell'acquisto più importante della vita: la casa. Ciò che è certo è che quello che stiamo vivendo è un ottimo momento per chiedere o surrogare un mutuo
", conclude Cresto.

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Tassi di interesse in calo rispetto a inizio anno
Un aiuto concreto per gli aspiranti mutuatari è arrivato dal mercato e dagli indici internazionali: numeri alla mano, i tassi proposti dalle banche alla clientela finale non solo sono rimasti contenuti, ma a partire da maggio, soprattutto quelli fissi, hanno ripreso a scendere ulteriormente, stabilizzandosi a settembre su livelli ancor più bassi rispetto a inizio anno.
Secondo le simulazioni di Facile.it, per un mutuo al 70% da 126.000 euro per 25 anni i migliori tassi fissi (TAEG) rilevati a settembre variano nel range 0,93% - 1,06%, con una rata compresa tra 463 e 468 euro, mentre a gennaio 2020, per lo stesso finanziamento, i valori oscillavano nel range 1,23% - 1,34%, con una rata tra i 479 e i 486 euro. Conti alla mano, sottoscrivere oggi questa tipologia di mutuo costa circa 6.000 euro in meno rispetto a inizio anno.

Più stabile la situazione legata ai tassi variabili; per un mutuo con le stesse caratteristiche (LTV al 70%, finanziamento da 126.000 euro per 25 anni) i migliori variabili rilevati a settembre variano nel range 0,72% - 0,94%, con una rata compresa tra 451 e 462 euro, valore in linea con quelli di inizio anno.
I tassi proposti alla clientela sono addirittura più bassi per finanziamenti con LTV inferiore; per un mutuo ventennale da 100.000 euro al 50%, il miglior tasso (TAEG) disponibile su Facile.it è pari a 0,67% se fisso e a 0,58% se variabile.

I mutui a tasso fisso dominano il mercato

Il dubbio amletico "fisso o variabile?" sembra ormai non affliggere più gli aspiranti mutuatari ed essendo minimo lo scarto tra le due tipologie di tasso proposto alla clientela, la quasi totalità di chi ha presentato domanda di finanziamento tra gennaio e settembre (97%) lo ho fatto per un tasso fisso; era l'87% lo scorso anno.

I tassi estremamente bassi, uniti alla voglia di risparmiare di molte famiglie, hanno determinato anche un aumento del peso percentuale delle surroghe, che continuano ad essere una fetta importante del mercato; tra gennaio e settembre, più di 1 richiesta su 3 (36%) è stata destinata alla surroga, valore in aumento rispetto allo scorso anno quando la percentuale era pari al 22%.



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