L'Intelligenza Artificiale e il mondo delle banche - Punto e a capo
Molti pensano che l'IA sia un qualcosa che riguardi il futuro, e invece...
Quando parlo di Intelligenza Artificiale le persone che mi circondano assumono una faccia simile a quella che mostrano quando vedono un mago: un misto di sorpresa e incredulità che convivono.
Eppure l'Intelligenza Artificiale non ha davvero nulla di magico, anzi, è praticamente solo matematica applicata, modelli che vengono realizzati per validare determinate ipotesi o per cercare determinate soluzioni.
Recentemente ho moderato una serie di tavole rotonde a ForumBanca sul tema dell'IA applicata nelle banche, non quella che verrà, quella che c'è già e come viene utilizzata.

Il lockdown, per esempio, è stato un bel banco di prova per comprendere le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale perché, solo per citare un esempio molto pratico, ha permesso di abbreviare i tempo di erogazione dei prestiti che il Governo aveva stanziato, verificando l'adesione alle norme che, oltretutto, cambiavano rapidamente.
Un esempio concreto, ma davvero tra i tanti presentati, perché dimostra come l'uomo e l'intelligenza artificiale possano insieme erogare servizi.
Una tecnologia che viene applicata in maniera assolutamente pratica, non teorica, per risolvere problemi concreti e decisamente circoscritti, ma che è indiscutibilmente efficace.
L'intelligenza artificiale, il machine learning, il big learning sono una realtà che viene utilizzata nel back-office delle banche, ma sempre più spesso anche nei punti di contatto con il cliente e non pensiamo solo ai chatbot, ma anche nelle comunicazioni standard.
Un supporto alle decisioni a tutti i livelli e applicazioni più disparate, dalla comprensione del testo alla ricerca di informazioni non strutturate reperibili sul web, ma con un'occhio molto attento all'etica, a partire dal GDPR.
Un mercato interessante dove sembra non ci siano limiti, soprattutto se l'applicazione dell'IA è vista come un qualche cosa che si affianca all'uomo.
Almeno per ora.