Recovery Fund: un'occasione importante per la nostra economia
Katiuscia Terrazzani (Ayming): i presupposti sono più che positivi, anche se il tempo per creare un impianto coerente e concreto è limitato. Ora è il momento di agire in modo coerente
Dopo tante discussioni, il Recovery Fund è realtà.
Parallelamente, il Governo ha delineato alcune linee guida che indicano come e dove investire i 209 miliardi in arrivo dall'Europa, di cui 65,5 a fondo perduto.
Sono state indicate 6 missioni principali tra digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e Green New Deal, salute, infrastrutture e mobilità sostenibile, istruzione e ricerca e infine inclusione sociale e territoriale.

Missioni che saranno poi tradotte in insiemi di programmi e poi singoli progetti di investimento, con le relative riforme a supporto.
558 i progetti già presentati dai singoli ministeri.
E ancora, gli obiettivi prevedono di raddoppiare il tasso di crescita e aumentare di 10 punti il tasso di occupazione.
Vedo una grande coerenza di fondo, almeno sulla carta.
Certo, orchestrare il tutto tenendo conto della situazione emergenziale COVID-19 da monitorare, è complesso per una serie di variabili esogene non controllabili, ma anche per le dinamiche politiche sottostanti, che mettono in evidenza interessi divergenti tra partiti in opposizione.
Senza considerare i vincoli di sostenibilità economica.
Due i temi che guardo con particolare attenzione, per deformazione professionale e personale: le proposte di investimento per la digitalizzazione e innovazione da un lato e dall'altro i potenziali interventi sull'istruzione, la formazione e la ricerca.