I dipendenti chiedono sempre più flessibilità , smartworking e worklife balance
Paola Marchesi (Hunters Group): negli ultimi mesi è apparso evidente quanto sia indispensabile conciliare famiglia e lavoro. La flessibilità è diventata un elemento di retention
Negli ultimi anni e, in modo particolare negli ultimi mesi durante il lockdown, ci siamo accorti di come i benefit aziendali dedicati al welfare siano sempre più apprezzati e rappresentino un elemento di fidelizzazione dei dipendenti.
Se prima di norma si potevano elencare benefit "classici" come auto, assicurazioni mediche e poco altro - utili e sempre comunque apprezzati - oggi si aggiungono all'elenco svariate voci che possono rendere unica un'offerta di lavoro: pensiamo, ad esempio, a tutti quei benefit che permettono di conciliare la vita professionale con quella personale.

"Attorno a questo concetto di work life balance - dichiara Paola Marchesi, Executive Partner di Executive Hunters, brand di Hunters Group dedicato alla ricerca e selezione di Quadri e Dirigenti - che le aziende stanno proponendo, sia all'interno sia ai nuovi assunti, nuove formule che diventano poi strumenti estremamente apprezzati di talent retention".
Quali sono i benefit più apprezzati dai dipendenti anche post lockdown? Se analizziamo le esigenze del singolo individuo dipendente - senza pensare a un'eventuale famiglia alle spalle - troviamo sicuramente la possibilità di avere, all'interno dell'ufficio o nelle immediate vicinanze, alcuni servizi che possano far risparmiare tempo e, in caso di convenzioni, anche denaro.
Pensiamo, ad esempio, alla lavanderia o alla palestra.
Chi ha famiglia, invece, apprezza certamente nidi aziendali o spazi dedicati ai figli, così come orari flessibili e smartworking che permettono ai genitori di conciliare i propri orari con quelli delle scuole.