Perchè abbiamo sempre più bisogno dei robot (che non ci sostituiranno)
Brusatori (Porsche Consulting): l'uomo sarà sempre l'artefice del cambiamento, grazie a conoscenze e competenze in termini di capacità cognitive e relazionali che non sono trasferibili ad alcuna macchina
Il mercato mondiale dei robot industriali genera un giro d'affari di oltre 43 miliardi di euro.
Nei prossimi due anni si prevede una crescita del 12% nelle vendite di robot e cobot (robot collaborativi) impiegati nella manifattura, sia nei processi di realizzazione dei prodotti, sia nei processi di supporto, come quelli logistici: in ambito logistico i robot mobili autonomi (AMR) si sono dimostrati eccellente evoluzione dei sistemi AGV, rendendo la logistica interna automatizzata molto più flessibile ed economica.

Queste automazioni, un tempo tipiche del settore automotive, ad alto impiego di capitale, si stanno estendendo con soluzioni molto flessibili anche in settori manifatturieri come quello dell'alimentare.
Inoltre, la crisi sanitaria ha dato un forte impulso alla robotica, evidenziandone le grosse potenzialità di applicazione che vanno oltre il settore industriale.
Questa pandemia ha infatti dimostrato che il settore sanitario avrebbe avuto bisogno di molta più robotica: per operazioni di screening o come interfaccia fra medici e pazienti per il loro monitoraggio e mobilizzazione e per la somministrazione di medicinali oltre che, naturalmente per garantire pulizia e igiene degli ambienti.
Senza dimenticare il settore della diagnostica, dove rapidità , affidabilità dei risultati e capacità di analizzare volumi elevati rappresentano un imperativo per il tracciamento ed il controllo della pandemia tra la popolazione.