La manifattura del futuro è smart, lean and green
Notarnicola (Porsche Consulting): digitalizzazione, produttività ed economia verde fattori centrali per la ripresa
La manifattura del futuro è smart, lean and green.
È quanto sostiene Porsche Consulting, intervenuta in occasione del terzo appuntamento del calendario "We Love Talking" ideato da SPS Italia e dedicato all'industria del futuro.
Innanzitutto un'impresa realmente smart guarda alla tecnologia come cardine della propria strategia aziendale, dotandosi di asset in grado di rafforzare la capacità di competere.
"È il mix tra intelligenza umana e artificiale che contribuirà a ridisegnare i prossimi passi dell'industria globale", ha affermato Giovanni Notarnicola, responsabile Digital Transformation Porsche Consulting in Italia, con un monito: "L'essere umano rimarrà sempre il motore di tutte le decisioni che necessitano di visione, intelligenza emotiva e capacità imprenditoriale".

Costruire l'equilibrio perfetto tra persone e tecnologie è la sfida cruciale che le imprese dovranno affrontare nei prossimi anni, sia dal punto di vista delle decisioni strategiche sia nel portare avanti la digitalizzazione della produzione.
Anche l'abilità di progettare il processo futuro in modo estremamente efficiente (lean thinking) è il risultato del giusto mix tra creatività delle persone e soluzioni tecnologiche.
La tecnologia inoltre è un acceleratore delle capacità umane e del miglioramento continuo: l'adozione, ad esempio, dei "gemelli digitali" nei processi produttivi consente di creare nuovi concetti e testarli con tempi e costi straordinariamente contenuti, moltiplicando l'opportunità di implementare le idee delle nostre persone.
La factory del futuro non è quindi una "fabbrica deserta" perché "senza persone, l'impresa non può essere né affidabile, né economica, né flessibile", afferma Notarnicola.