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15/07/2020

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Biancofiore (DHL): diversity come valore per la logistica e le persone fanno la differenza nel business 

Percorsi formativi differenti portano ricchezza nel lavoro quotidiano, in un settore che è in continua evoluzione

Mai come in questo periodo tutti quanti si sono accorti della centralità della logistica all'interno del business e delle vite private. Abbiamo incontrato Giovanna Biancofiore, board DHL Global Forwarding e Area Manager centro e sud, per capire come è cambiato questo lavoro, partendo da un elemento: la diversity, elemento che è caratterizzante di questo periodo di post-lockdown e che ha assunto valenze differenti rispetto al passato. Che valore ha la diversity per DHL?

Parlare di diversity per noi di DHL Global Forwarding è un po' come parlare nel nostro DNA. Siamo una multinazionale, siamo presenti in tutti i continenti e non potremmo essere quello che siamo se non fossimo un gruppo di lavoro coeso. Diversity fa parte del nostro modo di essere e di lavorare con gruppi diversi, con Paesi diversi perché ciò che noi facciamo, ossia spedizioni internazionali e intercontinentali,coinvolge persone diverse perché rappresentiamo tutto il mondo. Anche il business che gestiamo è differente, abbiamo clienti e partner che rappresentano business diversi, che gestiscono attività diverse e tutto questo per noi rappresenta un modo di fare le spedizioni e di gestire la logistica su settori molto peculiari.



In sostanza cosa significa?

Per quanto riguarda il nostro gruppo di lavoro, come persone e dal mio punto di vista, significa arricchirsi di background differenti, percorsi formativi diversi e quindi questa è la nostra diversity, dove uno di noi si esprime quello che è quello che è e per quello che ha imparato, il modo in cui ha vissuto e dove ha vissuto, mettendolo a disposizione delle persone dell'azienda e del gruppo di lavoro, nella sue relazioni e interazioni quotidiane. Per me è una integrazione di cose differenti, integrazioni di esperienze, integrazione tra persone per mettere le cose insieme, arricchendoci. Così cambiamo e se posso dire la mia esperienza in questa azienda degli ultimi vent'anni e nel settore della logistica e dei trasporti, siamo cambiati tanto.

Il cambiamento è un passaggio.

Siamo veramente cambiati, le persone hanno contribuito a cambiare e migliorare l'azienda. Siamo sempre più vicini, probabilmente, a quello che vuole essere il nostro obiettivo, un continuo miglioramento, una continua ricchezza. Se lo leghiamo al fatto di essere donna e poi al modo in cui la donna è cresciuta o come è cambiata la sua figura all'interno della nostra azienda, posso dire intanto che nella nostra organizzazione DHL Global Forwarding Italia le donne partecipano al 54 per cento della composizione di tutta l'organizzazione in termini di persone.



Rispettate la statistica sul reale della popolazione.

Ma non so quante aziende abbiano una così alta partecipazione femminile, cresciuta solo nell'ultimo anno di 3 punti percentuali. E' una crescita davvero importante e devo dire che se guardo la mia esperienza, quando sono arrivata in azienda ricordo che c'erano tante figure femminili, le donne che avevano stima da parte di tutta l'organizzazione, ma in realtà tante di loro ricoprivano ruoli amministrativi e di segreteria o di affiancamento a figure manageriali prevalentemente maschili. Nel corso degli anni questo è cambiato e non posso dire in maniera del tutto spontanea, ma è stato un percorso un po spontaneo e un po' cercato. Ci deve essere comunque un progetto alla base di questo cambiamento, diversamente si fa fatica a raggiungere degli obiettivi. Se devo essere sincera, non mi piace l'idea che non si sia realizzato in maniera naturale ma imposta, mi piacerebbe pensare che magari un domani questo avvenga in maniera del tutto spontanea. Per il momento non è ancora così, ma è giusto avere un progetto che porti avanti questo obiettivo e che domani diventerà un dato di fatto che può essere realizzato naturalmente.




E' cambiata l'azienda.

L'azienda opera nella logistica e nei trasporti, e probabilmente i propri dipendenti, le proprie risorse rispetto a 20 anni fa sono cambiate. Anche sino a pochi anni fa era più importante avere degli skill particolari nel settore, quindi avere una competenza professionale specifica legata ad un'esperienza pregressa e questo ti rendeva una persona competente nel settore specifico. Probabilmente con il passare degli anni si è chiesto alle persone qualcosa di differente, abbiamo incominciato a conoscere le soft skills e quindi una capacità di adattamento, una flessibilità e una empatia differente, ma anche una capacità analitica e ora anche altre caratteristiche. Per questo le donne hanno trovato sempre più spazio, perché molte caratteristiche sono peculiari nelle donne. In questo settore è nata l'esigenza di vedere le cose in modo diverso e rispondere alle esigenze del mercato che stava cambiando.

Quali sono le caratteristiche che apprezza?

Credo molto nella contaminazione, in esperienze diverse che possono portare valore.


La donna forse ha dato anche un po' voce all'uomo, nel senso che la donna con le necessità di bilanciare vita personale. vita lavorativa e crescita professionale ha necessariamente chiesto all'azienda una determinata flessibilità e alcuni cambiamenti e ha posto alcuni problemi piuttosto che alcuni limiti che noi vogliamo sicuramente superare. E' una maniera di vedere la vita delle persone nella sua totalità.

Voi siete in un settore che è stato cruciale in questa prima parte dell'anno. Cosa avete imparato da questa esperienza?

In questi mesi il trasporto, le spedizioni e logistica non si sono mai fermati e questo ha accelerato dei processi che inevitabilmente hanno dovuto correre per essere realizzati. L'organizzazione e i gruppi di lavoro hanno affrontato un cambiamento. Banalmente, per le persone la scansione della giornata è cambiata, in ufficio, nel magazzino o sul proprio posto di lavoro per tutte quelle attività per cui era più complesso realizzare quel lavoro da casa. Tutto il lavoro è stato gestito in maniera differente. Lo smartworking è stato al top delle nostre priorità, come gestirlo nella maniera più efficace sotto tutti i punti di vista, con gli strumenti informatici, ma anche come gestione gestione della giornata lavorativa.


E' stata sicuramente un'esperienza di successo, ci ha messo nella condizione di farlo in tempi brevissimi, vale per noi e probabilmente un po' per tutti; è stata un'esperienza di grande successo che oggi ci permette di tirare le somme e di capire come vogliamo muoverci verso una nuova normalità. Non esiste mai, dal mio punto di vista, tutto bianco o tutto nero, ma una contaminazione, come dicevamo prima, un'unione di esperienza pregressa di quello che abbiamo imparato oggi e di come possiamo beneficiare per avere un organizzazione lavorativa e personale ancora più di successo, ancora migliore sia per noi sia per le nostre persone. Sicuramente la mia esperienza personale è che lo smartworking ha funzionato, ha dei vantaggi come quello di gestire il tempo la casa, la vita privata in maniera diversa, ma non nascondo e non nego il fatto che anche la vita in ufficio permette di creare gli spazi ben definiti, dei tempi ben definiti, e con fasi di passaggio come il tempo il movimento casa-lavoro che aiutano a staccare. Lo scambio e l'interazione con i colleghi e con i gruppi di lavoro forse in smart working funziona meno ma è una questione di adattamento.


Affrontiamo questo momento particolare, un momento di cambiamento, e lo facciamo insieme ed è indispensabile per trarre un grande vantaggio dalla indubbia opportunità che abbiamo con l'home office. Dobbiamo tenere conto di tutto, dalla condivisione degli spazi alla gestione dei tempi. Questa esperienza avrà un impatto sugli spazi lavorativi del futuro.

State già prevedendo qualcosa?

Abbiamo un programma ben definito di massima, nel senso che poi siamo sempre flessibili per cambiarlo a seconda delle necessità del lavoro e del business. Abbiamo un piano di transizione per questi mesi prima di riprendere a settembre con una nuova modalità di ingresso in ufficio e di presenza più costante rispetto a questi quattro mesi passati. In azienda ci siamo già attrezzati, naturalmente, con tutti i dispositivi di sicurezza e di prevenzione che richiedono un ingresso sicuro, ma oltre a questo, i nostri spazi mantengono e rispettano la social distance e abbiamo delle strutture in plexiglas se le distanze non possono venire rispettate. Se parliamo di una contaminazione tra un vecchio modo di lavoro e una nuova modalità è chiaro che a settembre avremo un nuovo equilibrio nella gestione delle persone e dei gruppi di lavoro e delle persone.




Quello che è emerso è che ha usato la parola "persone" tantissime volte.

Noi svolgiamo un compito importante: consegniamo merci e mai come in questo periodo si è compresa l'importanza di questo lavoro. Si è compresa l'importanza di tenere in sicurezza tutte queste persone che lavorano, ma anche tutta la filiera. Sono le persone che fanno l'azienda. Dobbiamo fare in modo che chi lavora in azienda, a casa o in movimento non abbia differenze. Quello che abbiamo fatto fin dal primo giorno in cui ci siamo ci siamo trovati a gestire l'emergenza legata al COVID-19 è stato mettere in sicurezza le persone qualunque cosa facessero, sia per le persona che viene il magazzino per caricare o per scaricare merci, sia per le operazioni. L'attenzione alle persone significa attenzione ai nostri service provider, ai nostri fornitori, ai nostri clienti e ai nostri colleghi, perché è un grande lavoro di squadra. Continueremo a fare questo e a fare in modo che tutti si sentano sicuri e sereni in quello che fanno nel posto di lavoro, nel pieno rispetto delle loro necessità, perché l'azienda continua ad avere - perché fa parte del nostro della nostra cultura e dei nostri valori - un occhio e un orecchio sempre attento a quello che i colleghi chiedono.


Essere quindi vicini alle esigenze di ciascuno indipendentemente dal ruolo che ricopre e continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto perché siamo pronti a gestire anche le situazioni contingenti che si presentano. L'obiettivo di essere attenti alle persone significa essere sempre pronti a mettere in campo qualunque tipo di azione o di precauzione necessaria. Abbiamo sempre avuto e continueremo verificare giorno per giorno le disposizioni e i controlli, con il piano di monitoraggio e un pool di persone che si occupano di questa materia in termini di security e in termine di gestione delle risorse umane. Sono contenta di quello che lei ha detto e quindi del fatto che in una chiacchierata in un confronto così spontaneo emerga tanto le parole "persone" e "gruppo di lavoro" perché probabilmente ci rappresentano davvero. Rappresentano me, ma devo dire un po' tutto il gruppo di lavoro che si sente partecipe e si sente davvero parte di questa azienda. La maglia giallorossa, l'entusiasmo e il coinvolgimento delle persone poi arriva tutto il resto quindi anche la gestione del business a 360 gradi, il raggiungimento degli obiettivi.


Essere un'azienda solida, un'azienda che raggiunge ottimi risultati, accade se lo facciamo partendo dalle persone.


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